Oronzo e Vittoria. L’arte e l’amore in una mostra

Conosciuti da studenti hanno vissuto di pittura. I dipinti di “Florilegi“ raccontano la loro storia.

Oronzo e Vittoria. L’arte e l’amore in una mostra

Conosciuti da studenti hanno vissuto di pittura. I dipinti di “Florilegi“ raccontano la loro storia.

Amore e arte a tutto tondo per una vita vissuta insieme: è la storia di due artisti, Vittoria Angela Romei, fiorentina, e Oronzo Ricci, originario di Cervinara in Campania e fiorentino di adozione, protagonisti (foto) della mostra allestita nei locali di Bottega d’Arte dal titolo “Florilegi Due rette parallele in senso opposto“ che termina martedì. Oronzo Ricci racconta alla Nazione il percorso artistico e il progetto che ha nel cassetto per la Versilia, in particolare per Stazzema, dove vuole creare una Fondazione con le opere sue e della moglie.

Una coppia di artisti?

"Ci siamo sposati il 16 maggio del 1981 e abbiamo dedicato la vita all’arte interpretandola in modo diverso. Ci siamo conosciuti all’Accadema di Belle Arti di Firenze e da lì non ci siamo mai lasciati. Un caso singolare nel mondo dell’arte perché abbiamo fatto percorsi diversi. La nostra arte non si assomiglia"

Non solo pittura?

"Ci unisce anche la musica. Quando ho conosciuto Vittoria lei suonava il pianoforte, io il flauto. E lo suono ancora in eventi pubblici: ad agosto a Levigliani ho suonato durante la messa con il flauto d’argento, dono di Vittoria quando eravamo fidanzati".

Siete fiorentini. Perché avete scelto Stazzema?

"Per l’incantesimo del luogo. È un posto che incanta. Viverci è difficile, ma è un posto che libera l’anima e lo spirito. Facciamo la spola tra Firenze e Stazzema e poi amiamo la Versilia"

Cosa è per lei l’arte, la pittura?

"È una disposizione psichica, è un modo di leggere il mondo, di raccontarlo".

Maria Nudi