
Palazzo Quartieri, sede del Comune di Forte dei Marmi
Forte dei Marmi, 29 ottobre 2015 - «Affittando i locali di Palazzo Quartieri si è solo incentivata la cultura dell’effimero». Il Comitato per la Salvaguardia della Biblioteca non digerisce quello «sfregio all’identità» e annuncia «azioni politiche e legali» per contrastare l’affidamento del fondo che si affaccia su via Carducci alla griffe Cruciani, unica ad aver presentato un’offerta al bando di locazione degli spazi inizialmente destinati a sale lettura.
L’azienda, oltre a versare subito 140mila euro annui (per 6 anni) dovrà provvedere al completamento dei piani superiori del Palazzo. «Se fossi il sindaco – tuona il portavoce del Comitato – mi vergognerei per esser dovuto ricorrere a questo stratagemma per finire un lavoro iniziato anni fa. Ma non doveva esserci la fila di pretendenti? Così era stato sentenziato per tacitare chi esprimeva dubbi sulla riuscita del bando. Invece il primo bando è andato deserto e al secondo è arrivata una sola offerta e all’ultimo tuffo. Chissà come mai.
Eppure quei fondi, così centrali e così a buon prezzo per commercianti facoltosi, avrebbero dovuto attirare folle di concorrenti per accaparrarseli a suon di rialzi sulla base d’asta. Cruciani, il venditore di braccialetti macramè, molto utili per incentivare la cultura dell’effimero, se li è aggiudicati con l’aggiunta di soli mille euro. Ora pensiamo – prosegue il Comitato – sia lecito avere dei dubbi sulla trasparenza dell’operazione, come il consigliere Fabio Giannotti ha bene espresso su ‘La Nazione’».
Nel ribadire che l’avere stralciato quei fondi dalla superficie a piano terra della biblioteca, per darli in dotazione all’ennesimo negozio, «rappresenta uno sfregio all’identità del paese», gli aderenti al Comitato – che annovera in modo apolitico commercianti, operatori turistici, liberi professionisti e semplici cittadini – rimarcano di riservarsi «di adire tutte le azioni politiche e legali per verificare l’operato dell’amministrazione che sta affittando locali classificati ad uso pubblico come fondi commerciali senza aver proceduto al cambio di destinazione d’uso. In più la giunta ha sbandierato la necessità di avvalersi della partecipazione dei cittadini, come da programma di mandato, però non rispettato. Ricordiamo infatti che la stessa amministrazione il 13 agosto 2015 ha approvato il progetto ‘Partecipiamo: contribuire alla variante del Piano Strutturale’, che vedrà i cittadini impegnati a costruire progetti per il presente e il futuro di Forte dei Marmi. Palazzo Quartieri e la sua biblioteca tutta a piano terra è per larga parte della cittadinanza un obiettivo strategico e strutturale per l’identità del nostro paese, degno della più grande attenzione».