
Niente insetticidi contro le piante: l’amministrazione prosegue la guerra al punteruolo rosso. Ed anche alla ‘farfalla delle palme’. Le palme di Lido di Camaiore vengono preservate naturalmente: oramai, per fortuna, da due anni si è deciso di non inquinare l’aria con grandi quantità di insetticidi dannosi alla nostra salute, ma affidandoci all’utilizzo di trattamenti biologici. Dunque, se è vero che ad ogni piè sospinto scattano proteste per alberi tagliati, è anche vero che l’azione a tutela dell’ambiente in questo caso va nel verso giusto.
“Al riguardo riporto le considerazioni che mi ha inviato un amico agronomo - afferma l’assessore Marcello Pierucci - . Attualmente nel comune di Camaiore la guerra al punteruolo rosso viene combattuta spargendo vita. Le nostre palme, da una decina di anni, sono sottoposte all’attacco di un parassita chiamato Rhynchophorus ferrugineus che sta infliggendo ingentissimi danni e ne sta causando la morte, arrivando in molte località ad avere il 100% di perdita - prosegue Pierucci - Nonostante i ripetuti interventi chimici il punteruolo ha continuato a colpire le nostre piante anche perché vive in assenza di nemici naturali. E qui è intervenuta la scienza: attraverso studi comportamentali, test di sopravvivenza e ricerca di antagonisti autoctoni, si è sviluppata con successo una strategia completamente naturale e biologica di notevole successo: si tratta di spargere sulla chioma delle palme un numero incredibilmente alto (circa 10 milioni per pianta) di nematodi, piccolissimi esseri vermiformi che vivono nel terreno”. In sostanza ciò che viene attuato nei laboratori dove i parassiti vengono combattuti con insetti che li annientano. Infatti l’applicazione sulla chioma si fa miscelando i nostri amici vermicelli con il chitosano, un polisaccaride naturale estratto dal guscio dei crostacei. Questa miscela assicura una vita più lunga, permettendo più larve.
Da una larva di punteruolo colpita fuoriescono migliaia di nuovi nematodi pronti ad infettare nuove forme dell’insetto. “Tale strategia, già applicata con successo in molte zone, alcune limitrofe alla Versilia - prosegue l’assessore - è totalmente innocua per l’ambiente (uomo compreso) e raggiunge picchi altissimi di efficacia. Le bibliografie relative a queste esperienze, riportano dei risultati di efficacia superiori: anche all’80% nei trattamenti curativi, mentre per i trattamenti preventivi l’efficienza può raggiungere dei valori del 98%”.
Isabella Piaceri