REDAZIONE VIAREGGIO

Paolo Tommasi, il presidentissimo

L'avvocato Paolo Tommasi, figura di spicco nella Cassa Rurale e Artigiana di Pietrasanta, è ricordato per la sua umiltà, spirito di servizio e dedizione alla comunità. La sua carriera e la sua vita sono state guidate dall'ideale di aiutare chi ha meno.

Paolo Tommasi, il presidentissimo

Gli altri venivamo prima, guardava sempre con sguardo attento chi era dietro e aveva bisogno di una mano. Lui c’era. E in tutti i modi possibili, si faceva sentire: lo slancio verso il prossimo era naturale perché frutto di una formazione sociale e solidale prima familiare e poi professionale. Naturale che un uomo del suo talento, con una ‘bella testa’, nato in un famiglia di grandi artisti, avesse fatto carriera, anche se la scultura e la pittura erano solo passioni culturali. Aveva fatto l’avvocato, senza mai tirarsela, anzi mettendosi sempre a disposizione, con umiltà. E ovviamente, spirito di servizio. L’avvocato Paolo Tommasi, scomparso nel 2003, è stato a lungo il presidente prima della Cassa Rurale e Artigiana di Pietrasanta, che nel tempo era cresciuta, allargando gli orizzonti e modulando interventi concreti su tutto il territorio, diventando poi Banca della Versilia e della Lunigiana, con aperture di sportelli e filiali anche a Viareggio, Camaiore e Massarosa. Lo chiamavano “Presidentissimo”. Lui sorrideva. “Basta presidente” aggiungeva. Non gli piacevano i superlativi assoluti. Gli piaceva la sobrietà, la gente che lavorava sodo, che quando prendeva un impegno, ci metteva il cuore.

Un po’ come era lui – nella sua prima ‘vita’ di calciatore -, cerbero insormontabile della difesa sia del Pietrasanta che della Massese. Un presidente che viveva il suo incarico non solo seduto al tavolo principale dei consigli di amministrazione, ma in mezzo alla gente. Ascoltando, raccogliendo suggerimenti, consigli, spunti che poi rielaborava prima di confrontarsi con i suoi collaboratori. Chi ha lavorato con lui, ha arricchito il proprio bagaglio professionale. Perché Paolo Tommasi non è stato solo il “Presidentissimo” della Cassa-Banca, ma anche un Avvocato, con la A maiuscola per l’autorevolezza e lo slancio empatico con cui ha interpretato il suo ruolo nelle aule giudiziarie. Lo raccontano 40 anni di professione. Ma se incontrate qualche suo coetaneo o chi ha lavorato con lui, non potrà fare a meno di ricordare una delle sue frasi, emblema di un convinto credo evangelico, che mettevano in crisi menefreghisti ed egoisti. “Chi ha di più deve guardare a chi ha avuto meno dalla vita”. Bello a dirsi. Ma per l’avvocato-presidente Paolo Tommasi, i suoi 73 anni di vita, sono stati orgogliosamente guidati da questa ideale stella cometa. Non ci sono dubbi: se Leone Tommasi, il padre di Paolo, è stato un gigante internazionale della scultura, il figlio non è stato da meno nei sentieri della vita a contatto con la gente.