VIAREGGIO
Un messaggio da parte di un numero sconosciuto che si spaccia per un parente, e una richiesta di denaro urgente. Una storia, e un iter, di cui si sente parlare spesso e in cui, periodicamente, cascano vittime genitori, nonni e non. Una vicenda come quella di Claudio Benedetti, diacono della Chiesa di Santa Rita dell’ex Campo d’Aviazione, ma che, a differenza di molti altri, più sfortunati, è riuscita a concludersi senza un’erogazione di denaro e una truffa finanziaria. "Mi era arrivato un messaggio con su scritto "Papà, si è rotto il telefonino, questo è il nuovo numero, mandami dei soldi qui", chiedendomi di recarmi ad un tabacchino per il versamento – racconta Claudio Benedetti –. Ed era credibile, perché mio figlio naviga e in quel momento era in mare. Il dubbio, grazie a cui non ho dato i soldi, era proprio la cifra, esosa: chiesero 820 euro. Io risposi di chiederli al capitano, ma se fossero stati 100, probabilmente li avrei inviati".
gp