Lido Di Camaiore (Lucca), 8 dicembre 2024 – Non diventerà né Gardaland né tanto meno Disneyland, lo spazio – poco più di cinquemila metri quadrati, fino ad oggi inutilizzato – non invita a voli pindarici, però c’è da scommettere che il nuovo parco avventura di Lido di Camaiore (iniziativa privata con convenzione pluriennale con il comune di Camaiore) potrà diventare una fonte di attrazione, soprattutto per i ragazzi, nella bella stagione. Insomma, l’offerta turistica di Lido di Camaiore è destinata ad aumentare, creando anche nuovi posti di lavoro. Non solo, visto che all’interno del parco sono previste anche strutture ricreative e un punto ristoro. Insomma, chi vivrà, vedrà.
Ma dove siamo? La prima risposta può cogliere di sorpresa: lungo la via del Fortino, in una parte di quello che fu sessanta anni fa, il parco di villa Luporini, o villa degli Oleandri che dir si voglia. Il Parco avventura (con percorsi in ‘quota’, in mezzo agli alberi, e non solo quelli) è un rettangolo che ha come lati grandi la via del Fortino e la Fossa dell’Abate (ovviamente delimitati con reti di recinzione) e lati piccoli, a monte via Martiri dell Foibe e a mare la recinzione del giardino dell’attuale ex villa Luporini.
All’interno di questo perimetro, il progetto del parco avventura prevede “la realizzazione di uno spazio a verde attrezzato, articolato a livello spaziale in diverse funzioni, dotato di attrezzature specialistiche per i percorsi in quota, una zona a parco provvista di attrezzature per lo svago e il tempo libero e di un parco avventura ottenuto nella porzione più densamente popolata di alberi e di uno spazio coperto che ospiterà un punto ristoro, una sala polifunzionale con annessi servizi dedicati ad integrazione delle funzioni dell’area a verde”. Questo a sommi capi. I lavori sono iniziati senza clamore da qualche settimana, suscitando comunque curiosità e generando – immancabilmente – qualche domanda fra coloro che transitano in via del Fortino, la strada simbolo del ‘vecchio’ Lido di Camaiore.
Insomma, quella porzione di area privata pinetata che troppo spesso persone incuranti dell’ambiente avevano trasformato in mini-discarica (d’estate c’è chi ci scaraventava con poco senso civico sacchetti di rifiuti, non ritirati nel normale giro del ‘porta a porta’ garantito dall’Ersu), diventare una fonte di attrazione per i ragazzi e anche per le famiglie. Se ne riparlerà, a lavori finiti, in primavera, il tutto con una convenzione con il Comune che garantirà l’accesso privilegiato agli studenti delle scuole comunali nel corso dell’anno scolastico.