DANIELE MASSEGLIA
Cronaca

Parità di genere. Gaia ottiene il certificato

Ennesimo riconoscimento per l’azienda del servizio idrico "Promuoviamo azioni concrete a favore dell’inclusione".

La vice presidente di Gaia Michela Consigli illustra le iniziative intraprese dal gestore idrico per garantire la parità di genere tra i propri dipendenti

La vice presidente di Gaia Michela Consigli illustra le iniziative intraprese dal gestore idrico per garantire la parità di genere tra i propri dipendenti

Ennesimo riconoscimento per Gaia, stavolta non per questioni legate alla riduzione delle perdite d’acqua o al contrasto ai divieti di balneazione. Il gestore idrico ha ottenuto infatti la certificazione per la parità di genere secondo i requisiti della Uni-PdR 125:2022 con il punteggio di 86,75%.

Nel concreto, Gaia si è dotata di politiche per la parità di Genere, per la genitorialità (dalla flessibilità oraria e part time fino alla tutela del post-maternità e le ferie solidali) e per le politiche di mobilità interna e sviluppo professionale. Particolare attenzione è stata posta inoltre alla ricerca e selezione inclusiva dei dipendenti, nonché allo sviluppo di competenze attraverso la formazione.

Sono stati poi attivati canali di segnalazioni (anche anonime) per eventuali violenze, molestie e fattori di discriminazione dentro l’azienda, e stimolata la comunicazione interna promuovendo l’utilizzo di un linguaggio neutro, inclusivo e rispettoso delle differenze.

Infine in occasione della "Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne" è stata lanciata una campagna di sensibilizzazione: tutti i dipendenti sono stati invitati a mandare una foto dei propri occhi, poi riuniti in un collage sotto lo slogan "Noi non chiudiamo gli occhi".

"Mercoledì abbiamo incontrato aziende, enti e associazioni per parlare di politiche inclusive – dice la vice presidente Michela Consigli – e mi ritengo soddisfatta per il riscontro ottenuto. I numerosi partecipanti hanno riconosciuto il nostro entusiasmo nel promuovere azioni concrete a favore dell’inclusione e della parità di genere. Queste iniziative, anche per un gestore la cui mission sembra essere molto diversa, sono necessarie e per niente secondarie per sensibilizzare sul tema e a creare opportunità concrete di cambiamento".