FRANCESCA NAVARI
Cronaca

Parla l’ex assessora Simona Seveso: "Dimostrerò la mia innocenza"

L’attuale consigliera non intende presentare le dimissioni "per rispetto ai cittadini che mi hanno votato" "Adesso basta, non accetto assolutamente processi mediatici per strumentalizzazioni politiche" .

L’ex assessore, e oggi consigliere, Simona Seveso, prende la parola dopo un lungo silenzio in merito alla vicenda che la vede coinvolta

L’ex assessore, e oggi consigliere, Simona Seveso, prende la parola dopo un lungo silenzio in merito alla vicenda che la vede coinvolta

"Non accetto di essere trascinata in un processo mediatico per strumentalizzazioni politiche". Per la prima volta l’ex assessora al sociale e oggi consigliera Simona Seveso prende la parola in merito alla vicenda che la vede coinvolta. E lo fa con piglio deciso anticipando di non voler assolutamente presentare dimissioni e di attivare "opportune azioni" nei confronti di chi farà "illazioni sul suo comportamento". "La dichiarazione apparsa sulla stampa del sindaco Murzi con la richiesta delle mie dimissioni in relazione alla vicenda che mi riguarda – comincia Seveso – è ispirata da un’evidente volontà di strumentalizzazione politica, con l’obiettivo di tentare il rafforzamento della sua traballante maggioranza all’interno del Comune di Forte dei Marmi. Merita ricordare al sindaco che esistono delle leggi che determinano l’obbligo di dimissioni dei consiglieri comunali e che non vi rientra il mio caso, in cui non è neppure ancora cominciato il relativo dibattimento al Tribunale di Lucca, dinanzi al quale confido di dimostrare la mia assoluta innocenza rispetto alle accuse che mi sono state formulate".

"Non è certo il sindaco del Comune di Forte dei Marmi a dover decidere chi può sedere o meno in consiglio comunale – prosegue Simona Seveso – a seconda delle sue prospettive politiche, perché egli fa finta di tenere in considerazione che la Costituzione prevede la presunzione di innocenza fino a sentenza di condanna definitiva, Ma poi assume come vere le accuse che sono state formulate, sulle quali si dovrà discutere in sede giudiziale e non certo sulla base dei processi sommari a sfondo politico che lui stesso ritiene di promuovere. Non accetto, pertanto, questo tentativo di trascinarmi in un processo mediatico, per strumentalizzazioni politiche. Continuerò a svolgere il mio lavoro per il quale i cittadini mi hanno fornito il loro mandato e mi difenderò nelle sedi opportune per dimostrare la mia innocenza, riservandomi in una fase successiva di attivare le opportune azioni contro chi si permette di diffondere illazioni scorrette sul mio comportamento e su quello del mio compagno, il quale – conclude – in particolare, potrà dimostrare come il provento delle manifestazioni di beneficenza di cui si parla è sempre stato messo a disposizione dell’Auser".

Francesca Navari