I primi starnuti e colpi di tosse, complice il calo delle temperature, preannunciano (ahinoi) l’arrivo della stagione influenzale. E se i bollettini scientifici segnalano che i virus respiratori sono già in circolazione – con un picco atteso per la metà di dicembre, ormai da anni con un po’ di anticipo rispetto al passato –, il sistema sanitario è pronto ad arginare i contagi con i vaccini. Oltre che dal medico di famiglia, e nelle farmacie, sarà il presidio di via Santa Maria Goretti ad ospitare, quest’anno, la campagna vaccinale gratuita contro l’influenza e le infezioni da Covid, che in Versilia (come nel resto della Toscana) comincerà lunedì.
"Al vecchio hub del Terminetto, che ha accolto la campagna di massa anti-Covid – spiega il direttore responsabile della. zona-distretto Versilia, Alessandro Campani – sono in corso i lavori, finanziati con i fondi Pnrr, per la realizzazione delle futura “Casa di comunità“, che contiamo di poter inaugurare nel 2025. Per questo abbiamo trasferito l’attività di vaccinazione al presidio di via Santa Maria Goretti, che già in passato aveva ospitato le campagne. Qui – prosegue Campani – saranno disponibili 100 dosi alla settimana, sia di antinfluenzale che di anti-Covid".
Coloro che vorranno vaccinarsi al presidio Asl dovranno prenotarsi sul portale regionale https://prenotavaccino.sanita.toscana.it. In alternativa, come anticipato, sarà possibile rivolgersi al medico di famiglia (in questo caso la prenotazione va fatta direttamente all’ambulatorio) e alle farmacie convenzionate che aderiscono alla campagna.
La vaccinazione viene offerta gratuitamente agli ospiti delle Rsa, alle persone che hanno più di 60 anni e ai soggetti ad elevata fragilità di qualsiasi età, alle donne in gravidanza, a chi si prende cura di persone fragili (i cosiddetti cargiver), agli operatori sanitari e sociosanitari, agli studenti di medicina, delle professioni sanitarie che effettuano tirocini in strutture assistenziali e a tutto il personale sanitario e sociosanitario in formazione.
"Il nostro obiettivo – anticipa Campani – è riuscire a raggiungere almeno una copertura del 75% della popolazione coinvolta, anche se l’ambizione sarebbe arrivare al 90%. Perché in questo modo si possono limitare le complicazioni, anche gravi, che l’influenza, o il Covid, possono portare. E ridurre drasticamente i rischi di mortalità e di ospedalizzazione". I vaccini antinfluenzali sono co-somministrabili, nella stessa seduta oppure a qualunque distanza, con tutti gli altri vaccini; e dunque verrà promossa la co-somministrazione con i vaccini Covid-19.