![Il progetto contro il fenomeno dell’abbandono è attivo anche sul territorio "È un percorso multi professionale a salvaguardia di neonati e madri". Il progetto contro il fenomeno dell’abbandono è attivo anche sul territorio "È un percorso multi professionale a salvaguardia di neonati e madri".](https://www.lanazione.it/image-service/view/acePublic/alias/contentid/MGYzZjA4YjctY2I3ZS00/0/partorire-in-anonimato-ecco-mamma-segreta-per-tutelare-donne-e-bimbi.webp?f=16%3A9&q=1&w=1280)
Il progetto contro il fenomeno dell’abbandono è attivo anche sul territorio "È un percorso multi professionale a salvaguardia di neonati e madri".
di Gaia Parrini
"Non abbandonarlo, parlane con noi". È questa la frase che accompagna “Mamma segreta”, il progetto che vuole prevenire il fenomeno dell’abbandono alla nascita, offrendo ascolto e supporto alle donne in gravidanza che si trovano in situazioni di difficoltà. Un percorso, regionale d’origine, che è attivo anche sul territorio di Viareggio e della Versilia, nel tentativo, comune, di tutelare le donne che decidono di intraprendere questo percorso, e del bambino, con la possibilità di crescere ed essere affidato ad altre famiglie. "‘Mamma segreta’ è nato per la prevenzione dei bambini e la salvaguardia della donna, ed è destinato a qualunque donna, indipendentemente a dove risieda o in qualsiasi periodo si trovi. Dall’esordio della gravidanza a quella già avviata, dal parto al post, può chiedere di entrare in questo percorso – sottolinea Barbara Quirici, responsabile dell’unità funzionale consultoriale e dirigente medico ginecologa della Versilia –. Un percorso formato da tante reti, servizi sociali e ospedalieri, e di sostegno e assistenza, per accompagnarle verso una scelta consapevole e responsabile". E per trasmettere un messaggio e tendere una mano, formata e professionale, alle donne, ciascuna diversa e con una storia a sé stante, cui il servizio offre un sostegno psicologico e sociale, con una soluzione abitativa e il riserbo per sviluppare la gravidanza in sicurezza. Donne che, in media regionale sono state 15 nell’ultimo anno e di cui, invece, nel territorio della Versilia, negli ultimi 4 anni e mezzo, non è stato riscontrato alcun caso. Dati che "non sono però importanti, ma è importante che la comunità sappia che esiste la possibilità di rivolgersi alle attività del consultorio, o agli altri punti del sistema sanitario- aggiunge Quirici –. Perché al suo interno c’è un equipe formata, con assistente sociale, psicologo, contatti con ginecologia, ostetricia, diagnostica ed ecografia. Ma spesso le donne arrivano a partorire per paura o senza conoscere questa possibilità. E, dunque, con nessuna sicurezza. L’augurio è che ce ne siano di più, perché vorrebbe dire trasparenza, meno rischi e pericoli anche a livello legislativo: è un percorso che viene fatto con amore, competenza e rete a sostegno delle donne, della maternità e dell’infanzia. Quante donne vorranno utilizzarlo, potrà dirlo solo il tempo".