MARIA NUDI
Cronaca

Passione e tradizione familiare. Nicole, pizzaiola sul tetto del mondo: "Cresciuta dietro il banco di papà"

Viareggina, 30 anni, ha partecipato a Parma a un concorso con esperti provenienti da 54 nazioni. Campionessa in un ambiente solitamente maschile: "Non è stato facile all’inizio, ma oggi è diverso".

Nicole Batzella insieme ai genitori con i quali ha iniziato questa sua attività nella storica pizzeria «Manè»

Nicole Batzella insieme ai genitori con i quali ha iniziato questa sua attività nella storica pizzeria «Manè»

Viareggio

Passione, tradizione familiare, grande cuore e sensibilità sono gli ingredienti morali che Nicole Batzella, 30 anni viareggina, utilizza per preparare le sue pizze per le quali sceglie ricette tutte da scoprire e per le quali prepara un impasto che esalta la sua professionalità, la sua voglia di superarsi e la sua grinta: un impasto che ha imparato da quando, fin da piccola ha visto come lavorava suo padre Sandro, un pizzaiolo che si è conquistato negli anni l’appprezzamento della città nella quale ha gestito il locale "Manè".

Nicole Batzella nel 2019 ha vinto i campionati europei di pizza e da 10 anni partecipa alle competizioni classificandosi, in un mondo dove prevalgono i pizzaioli e le donne sono davvero un’eccezione, tra i primi dieci posti in classifica, quest’anno nella competizione che si è svolta a Parma è salita sul tetto del mondo. Una sfilza di premi per questa ragazza il cui sguardo tradisce il grande cuore che ha e l’amore per i suoi genitori, il papà Sandro e la mamma Paola: 1° premio al Triathlon che equivale al migliore punteggio toatale su tre gare individuali; 3° pizza in pala anche conosciuta come pizza al metro e 10° pizza in teglia. Nella competizione ai mondiali dove i partecipanti a Parma sono arrivati da 54 nazioni, Nicole ha contribuito anche alla vittoria del Team Apuano "Duri come il Marmo" nella categoria "World Pizza Team". Un successo che per lei non rappresnta un punto di arrivo, ma una nuova partenza perché questa trentenne guarda lontano, in un mestiere declinato al maschile.

Quando ha scoperto questa passione?

"Sono cresciuta dietro il banco della pizzeria di mio padre e da piccola ho capito che avrei fatto questo mestiere. Poi ho frequentato il liceo artistico e l’accademia delle belle arti".

Cos’è per lei la pizza?

"La pizza è un’arte, la pizza è un momento di gioia, quella gioia che mi hanno trasmesso i miei genitori e mia nonna Lida che non c’è più fisicamente, ma che porto nel cuore".

Lei è una grande campionessa di questo mestiere che è tipicamente maschile: è stato difficile?

"All’inizio devo ammettere che non è stato semplice: mi consideravano di serie B, ma con il tempo lo scenario è cambiato. Mi piace il confronto costruttivo e quindi ora il clima è sicuramente migliore e più disteso".

Come vive il suo lavoro?

"Il mio lavoro è sacrificio, ma è anche una grande soddisfazione e sono orgogliosa del percorso che ho fatto".

Ha un progetto futuro importante?

"In autunno riaprirò Manè, il locale dei miei genitori in via Garibaldi", gli occhi di Nicole sono un universo di sentimenti e di emozioni, le stesse che mette nelle sue pizze: un impasto a tutto cuore e bravura, un impasto che l’ha portata sul tetto del mondo.