Patente ritirata a causa dell’alcol. Lui si ubriaca e si schianta in bici

Protagonista un 54enne di Massarosa: sulle due ruote con un tasso superiore di sei volte al limite consentito

Patente ritirata a causa dell’alcol. Lui si ubriaca e si schianta in bici

Patente ritirata a causa dell’alcol. Lui si ubriaca e si schianta in bici

Gli avevano ritirato la patente a gennaio per guida in stato di ebbrezza. Il proverbio, però, mette in guardia: il lupo perde il pelo, ma non il vizio. E così P.M., un massarosese di 54 anni c’è cascato di nuovo. In tutti i sensi: non potendo guidare l’auto, ha deciso di prendere la bici. È salito in sella con un tasso alcolemico spaventoso ed è andato a schiantarsi con il velocipede, finendo catapultato sul marciapiede.

Il fatto è accaduto due giorni fa a Capezzano, dove il personale della polizia municipale è stato chiamato per un incidente che aveva coinvolto un ciclista. Giunti sul posto, gli agenti hanno trovato il 54enne e hanno ricostruito la dinamica: dopo essersi allontanato dai locali del circolo della Misericordia, invece di percorrere la strada a scendere sulla Sarzanese, dopo aver attraversato il piazzale della chiesa è andato a sbattere contro il parapetto, finendo riverso sul selciato.

A quel punto, la municipale ha fatto i dovuti controllo e ha sottoposto l’uomo all’alcol test, da cui è emerso un tasso alcolemico di 3 (il limite è 0.5; ndr). A P.M. sarà dunque contestata la guida in stato di ebbrezza. "Tengo a precisare che molti pensano le biciclette siano esenti dale norme del Codice della Strada – sottolinea il comandante della polizia municipale Claudio Barsuglia –; non è così: i velocipedi sono classificati come veicoli e sono soggetti al rispetto delle norme stabilite. Quindi non possono circolare controsenso, dove sono presenti le piste ciclabili hanno l’obbligo di circolarvi, devono rispettare i semafori, non possono circolare sugli attraversamenti pedonali (solo a mano) e così via. È evidente che non rispettando queste basilari norme si pregiudica la sicurezza stradale di chi li utilizza, ma anche degli altri utenti della strada".

RedViar