di Gaia Parrini
Quali sono le tendenze, le necessità e le aspirazioni di chi vive e anima Viareggio? Quali le speranze che i cittadini serbano per il loro futuro, e per quello della città? Quali le opinioni, i consigli e i suggerimenti?
È a partire da questi interrogativi che l’amministrazione comunale ha proposto dei questionari alla comunità, che è ancora possibile compilare, fino a domani, sulla pagina web del Comune. Questionari attivati per raccogliere le voci, di quella comunità, e offrire loro un ascolto attivo, in vista soprattutto degli incontri del processo partecipativo aperti al pubblico,come parte integrante del percorso che porterà alla redazione del nuovo Piano strutturale.
Tre le tipologie di questionari proposte, dagli over e under 30 ai giovanissimi al di sotto dei 14 anni, i cui risultati raccolti, almeno fino ad adesso, offrono una prima sintesi parziale sulle abitudini di vita e la visione della città degli individui partecipanti.
Come una città diversa dalle altre, la capitale della nautica, un luogo abbandonato a sé stesso o una località di vacanza permanente, per cui le principali sfide riguarderebbero la sostenibilità ambientale, la sicurezza e il rafforzamento dell’identità culturale e la costruzione di un tessuto urbano coeso, di relazioni e vita comunitaria rafforzate e arricchiea. Così la fascia compresa prevalentemente tra i 46 e i 60 anni, rappresentanti il 39,1% del campione totale, identifica la città e i suoi principali bisogni. Una fascia, la cui maggior parte, il 68,2 %, ha dichiarato di aver trascorso la propria infanzia a Viareggio e di vivere, da sempre, in città. E che, proprio in città, sceglie di trascorrere il proprio tempo libero: durante la settimana, infatti, il 59,4 % degli intervistati decide di rimanere in zona, con una percentuale che aumenta, al 64,6 %, nel weekend. Una percentuale che invece diminuisce riguardo la partecipazione alla vita comunitaria: soltanto il 27,8 % frequenta iniziative pubbliche o spazi di aggregazione, il 10,7 collabora all’organizzazione di attività e il 9,4% è coinvolto in attività di volontariato.
Partecipazione alla vita comunitaria piuttosto limitata anche per quanto riguarda gli under 30, di cui soltanto una minoranza prende parte o organizza iniziative e progetti, prediligendo, probabilmente, altre tipologie di aggregazione. Dalla Passeggiata, come punto di ritrovo per incontri e relax, al molo, le spiagge, le Pinete e il mercato, come spazi di incontro, dedicati ad attività ricreative e culturali. Così come il Carnevale e i Rioni, manifestazioni in cui i giovani , principalmente, identificano la città.
Tra coriandoli, maschere e cartapesta, ma anche tra l’eccellenza delle sue navi, del suo mare e delle sue spiagge, Viareggio è una località scelta, anche dagli stessi ragazzi viareggini, come meta, a km zero, per i propri momenti di svago: se nei giorni lavorativi, il 52,7% trascorre il proprio tempo libero principalmente a casa, propria o di amici, con una parte ridotta che preferisce spostarsi fuori dal comune, la percentuale dei momenti fuori casa, ma sempre all’interno del territorio cittadino, aumenta al 55,37%, nel fine settimana, a dimostrazione di un maggiore desiderio di socializzazione e partecipazione alle attività locali. Ed è proprio sulla scia dell’aggregazione e dell’inclusione sociale che la fascia dei giovani pone il punto fondamentale per rendere la città ancora più “a misura di giovani“, con l’aumento di luoghi, spazi, e iniziative di sport, musica e attività ricreative, in un’atmosfera dinamica e attrattiva, che diano loro la possibilità di stare insieme, trovarsi e ritrovarsi.