REDAZIONE VIAREGGIO

Perini, esce allo scoperto il primo acquirente

Il gruppo ‘The Italian Sea’ ha dato mandato all’agenzia di consulenza e revisione Deloitte di analizzare la documentazione del cantiere

E’ arrivata la prima vera manifestazione di interesse per rilevare all’asta la Perini Navi, il colosso della nautica dichiarato fallito lo scorso gennaio dal Tribunale di Lucca. In previsione dell’asta fallimentare, fissata, come si sa, dal curatore Franco Della Santa al prossimo 30 luglio, fra un mese esatto, il gruppo The Italian Sea Group S.p.A. (“TISG” o la“Società”), operatore globale della nautica di lusso, comunica che "dopo aver avuto accesso alla data room per la vendita degli asset Perini Navi, ha dato mandato alla società Deloitte (una delle principali agenzie di consulenza e revisione, ndr) per svolgere talune approfondite procedure di analisi sui documenti messi a disposizione. TISG conferma il proprio interesse per Perini Navi solo a valori sostenibili in un’ottica di creazione di valore per la Società e i propri azionisti". The Italian Sea Group è un operatore globale della nautica di lusso, attivo nella costruzione e refit di motoryacht e navi fino a 100 metri. L’azienda, che fa capo all’imprenditore italiano Giovanni Costantino, opera sul mercato con i brand Admiral, rinomato per i prestigiosi ed eleganti yacht e Tecnomar, conosciuto per la sportività, il design all’avanguardia e le alte performance dei suoi yacht; ha una business unit che gestisce il servizio di riparazioni e refit con focus su yacht e megayacht di lunghezza superiore ai 60 metri. Un gruppo industriale insomma con esperienze nel mondo della nautica e pertanto interessato a rilevare un marchio prestigioso come quello di Perini Navi. Per il quale si sono già mossi in un recente passato altri colossi come Ferretti Group e Sanlorenzo alleati in una newco e Palumbo Yachts e che dovrebbero partecipare all’asta.

Ricordiamo che l’asta istruita dal curatore fallimentare parte da una base di 62 milioni e mezzo di euro e comprende in un unico blocco il cantiere di Viareggio (valutato 23,5 milioni), il cantiere della Spezia (valutato circa 21 milioni), un’imbarcazione da 47 metri in costruzione valutata in poco più di 2 milioni di euro. E infine il marchio Perini comprensivo dei diritti di brevetto stimato dal curatore in poco meno di 13 milioni. Il bando dell’asta prevede anche che l’eventuale compratore si faccia carico dei 75 dipendenti (fra Viareggio e Spezia, per lo più impiegati e amministrativi) attualmente in Cassa integrazione a seguito del fallimento dell’azienda.

Paolo Di Grazia