Pietrasanta (Lucca), 13 agosto 2022 - Il fosso Ranocchiaio a Pietrasanta si è quasi totalmente prosciugato e i pesci si erano rifugiati nell'ultima pozza rimasta. Appena 30 metri quadrati d'acqua consetivano ai poveri animali quelle che si accingevano a essere le ultime boccheggiate. Una lenta agonia contro la morte, che sarebbe arrivata certa nelle prossime ore, in una lotta che non avrebbero potuto vincere contro la carenza d'ossigeno, il caldo e l'acqua sempre più bassa, con il fiume ormai in secca. Ma per fortuna sono stati salvati dal Consorzio di Bonifica.
Il centinaio di fortunati carassi, carpe e anguille sono stati prelevati dai tecnici del consorzio e portati nel vicino fiume Versilia, dove l'acqua è ancora a livelli accettabili. E non è stato facile: da una parte per la difficoltà d'accesso al punto, visto che la pozza si trova nel punto più basso del fosso, dove pescano le pompe idrovore, rifugiandosi dietro le griglie perché è il punto più ombreggiato; dall'altra perché si è cercato di intervenire con la massima delicatezza possibile, per non stressarli e spaventarli.
Così si è prima valutato lidoneità del fiume Versilia a mettere i pesci. Poi, uno alla volta, in parti uguali tra adulti e novellame, i pesci sono stati presi e messi in grossi secchi. Infine sono stati trasportati nel Versilia, che da oggi sarà la loro nuova casa.
«Abbiamo avvisato gli uffici regionali competenti e ci siamo adoperati per portare in salvo animali in difficoltà fra cui esemplari di anguilla, specie pregiata, tipica della zona protetta del Lago di Porta - spiega il presidente del Consorzio Ismaele Ridolfi - Quella al Ranocchiaio è al momento l'unica situazione critica rispetto a tutti i 34 impianti idrovori gestiti dal Consorzio, dove l'acqua nei canali che arrivano alle pompe è presente in livelli accettabili e non abbiamo rilevato sofferenze della fauna ittica».