FRANCESCA NAVARI
Cronaca

Piano Arenili, ok dalla commissione: "Strumento atteso da 20 anni"

I geologi hanno rilevato come la qualità della sabbia sia ancora originale rispetto a altre porzioni costiere

La commissione urbanistica ha licenziato il nuovo Piano Urbanistico dell’Arenile. Adesso previsto il passaggio in consiglio comunale

La commissione urbanistica ha licenziato il nuovo Piano Urbanistico dell’Arenile. Adesso previsto il passaggio in consiglio comunale

Con 3 voti favorevoli e uno contrario, la commissione urbanistica ha licenziato il nuovo Piano Urbanistico dell’Arenile (Pua) del Comune. La seconda delle due commissioni (la prima, puramente illustrativa, si era svolta il 3 aprile) programmate per esaminare il nuovo strumento di pianificazione, si è concentrata sugli studi geologici che hanno “partecipato” alla redazione tecnica del piano e al procedimento di Valutazione Ambientale Strategica che ha affiancato fin dall’inizio il progetto. Relatori il geologo Francesco Ceccarelli e l’architetto Fabio Nardini che hanno illustrato ai commissari gli aspetti relativi alle pericolosità geologica-idrauilica e sismica e i contenuti del Rapporto ambientale comprese le indicazioni che il Pua contiene su edilizia sostenibile e qualità architettonica e ambientale. Presenti anche il sindaco Alberto Giovannetti, l’assessore Ermanno Sorbo e i tecnici dell’ufficio comunale di settore: "E’ stata una bella soddisfazione – ha sottolineato Sorbo – completare la redazione del nuovo Pua ma soprattutto un’occasione per approfondire la conoscenza del nostro territorio, scoprendo anche elementi di particolarità che ora possiamo tutelare. Grazie a Eugenia Bonatti e ai professionisti che ci hanno supportato e assistito nella stesura di questo piano che il territorio aspettava da oltre vent’anni".

Fra gli aspetti più interessanti, oltre alla conferma dell’avanzamento “in controtendenza” della linea di costa di Marina di Pietrasanta, l’analisi sulla qualità della sabbia, che resta ancora uniforme e “originale” a differenza di quella che si trova in altre porzioni costiere vicine dove le ghiaie utilizzate per i ripascimenti hanno trasformato la composizione naturale della spiaggia. Ancora, la riflessione sull’ intrusione del cuneo salino che, a Marina, ha come zona di risalita il fosso Fiumetto e il torrente Baccatoio: questo fattore, unito al minor apporto di acqua dolce da monte, può rappresentare un rischio per la disponibilità di risorse idriche e per l’ambiente, considerando che “servono millenni – ha sottolineato il geologo – per purificare zone colpite dall’avanzamento dell’acqua salata marina all’interno di bacini acquiferi dolci”. Per contribuire al riequilibrio idrogeologico il Pua ha previsto opere di rinaturalizzazione che attraverso tecniche di ingegneria naturalistica adeguata all’ambiente costiero, possono ostacolare il fenomeno dell’intrusione salina. Ora il Pua approderà in consiglio comunale; prevista poi la fase di presentazione delle osservazioni (30 giorni) e il vaglio della Conferenza Paesaggistica.