FRANCESCA NAVARI
Cronaca

Piano estrattivo Henraux approvato: proteste e corteo delle associazioni ambientaliste

Il consiglio comunale approva il Piano estrattivo di Henraux. Proteste delle associazioni e corteo domenica 13.

Annunciata la riattivazione di due siti

Annunciata la riattivazione di due siti

Il consiglio comunale oggi approverà definitivamente il Piano estrattivo presentato da Henraux per il bacino della Tacca Bianca e della Mossa. Le associazioni ambientaliste sono già sul piede di guerra e domenica 13 ci sarà un corteo con partenza dal Palazzo Mediceo alle 10,30. E intanto il Cipit chiede di sospendere ogni decisione in attesa delle imminenti sentenze "altrimenti faremo ricorso alla Corte dei Conti e la Magistratura competente per il comportamento degli amministratori seravezzini". "La decisione del sindaco – ricorda Rosario Brillante del Cipit – di portare all’approvazione questo ennesimo piano estrattivo desta non pochi dubbi visto che a giorni è attesa la sentenza del Commissario agli Usi Civici sulla natura di quei terreni. Qui non si tratta di interrompere l’attività estrattiva che Henraux svolge con i sui 15/18 addetti. Si tratta di non avvantaggiarla nell’apertura di vecchie cave abbandonate su terre che un giudice ha detto che Henraux deve restituire alla comunità e che il sindaco e la Regione sono disposti a cedere al privato. Ma se poi le sentenze bloccheranno questa decisione chi risponderà?".

Intervengono anche il Comitato Le Voci degli Alberi, Amici della Terra e il Comitato Custodi delle Ceragiola. "Il panorama della montagna versiliese, già drammaticamente ferito dalla cava del Monte Corchia – sostengono – sarà ulteriormente sfregiato ed irrimediabilmente abbrutito da queste 2 ulteriori cave proprio in fronte al mare. Camion, polveri, rumori, ruspe e silos, oltre a ingenti quantitativi di montagna abbattuta. Da pochi giorni si sono riprese inoltre le lavorazioni alla cava del monte Costa proprio sopra il Palazzo Mediceo, patrimonio dell’Unesco, maldestramente unico monumento culturale del Comune affogato tra le cave ed il traffico dei camion".

Francesca Navari