
Il direttore della sezione versiliese dell’Istituto storico lucchese Luigi Santini con il bozzetto dell’opera realizzata dallo scultore Gabriele Vicari
Doveva essere una conferenza per presentare il bozzetto del monumento per Papa Leone X, ma si è trasformata in qualcosa di molto più grande. La ciclopica scultura in marmo, alta 5 metri con una base di 25 metri quadri (il marmo è stato donato dall’imprenditore carrarese, ma residente a Pietrasanta, Gualtiero Vanelli), verrà realizzata dallo scultore Gabriele Vicari ed entro settembre 2026 sarà posizionata nel luogo più adatto per celebrare colui che con il lodo del 1513 assegnò Pietrasanta e i territori circostanti alla giurisdizione fiorentina facendo nascere, di fatto, la Versilia Storica. Non è detto però che la location sia per forza piazza Matteotti, come inizialmente indicato. Tutto dipenderà dallo studio che il Comune ha assegnato all’università di Firenze per ridisegnare e riqualificare la stessa piazza, che è poi il vero annuncio fatto ieri in sala giunta dal sindaco e assessore alla cultura Alberto Giovannetti. "La sola opera costerà 200mila euro – ha detto – e ritengo che sia un progetto fondamentale. Il lodo di Leone X fu il ’Big bang’ senza il quale Pietrasanta e la Versilia non sarebbero esistite. Fu una sorta di Rinascimento che determinò lo sviluppo della Versilia: è giusto ricordare un personaggio così importante e valorizzare e preservare la storia di Pietrasanta. Se qua sono fioriti i laboratori ed è venuto Michelangelo è grazie a Leone X. Vorremmo inaugurarla a fine estate 2026 insieme alla piazza riqualificata, ma ci muoveremo una volta pronto lo studio dell’ateneo. Ci siamo mossi anche con il ministro Salvini: ci darà una mano a livello di risorse e questo è importante". Giovannetti ha poi aggiunto che l’incarico è stato dato al docente di architettura Michelangelo Pivetta e ha assicurato che piazza Matteotti continuerà a chiamarsi così: "Anzi, potrà ospitare anche una statua per Matteotti. Oggi la piazza è insignificante, ma acquisterà prestigio grazie a questo progetto e all’arrivo, nel vecchio municipio, della biblioteca e dell’Archivio storico".
È stato invece Luigi Santini, direttore dell’Istituto storico lucchese (sezione Versilia storica), a ricordare che l’idea del monumento a Leone X venne a Gianfranco Biagi, amico di Vicari, durante una cena a Solaio nel 2013, in piene celebrazioni per i 500 anni del lodo: "Più che il pontefice vogliamo ricordare il lodo, il fatto storico che restituì a questa terra il suo antico nome ’Versilia’ dando il via a bonifiche, libero commercio e quant’altro". Con Vicari che ha spiegato di essersi ispirato ai dipinti di Raffaello e ai ritratti in terracotta visti al "Victoria and Albert Museum" di Londra.
Daniele Masseglia