Viareggio, 2 ottobre 2022 - Un altro pezzo della Viareggio che fu, con la fine dell’anno sparirà. Un coiffeur che ha pettinato divi e dive. Un altro storico artigiano, nell’era dei parrucchieri low cost e magari asiatici, ripone le forbici nel cassetto. “Ma conservo la speranza che qualche giovane, di bravi e motivati ce ne sono ancora, voglia portare avanti una realtà avviatissima e per questo sono, fin da subito, pronto ad affiancarlo in una prima fase”. A parlare così è Piero Chiocchetti storico parrucchiere viareggino, facente parte di una dinastia che ha sempre fatto rima con acconciatura, che con il prossimo 31 dicembre tirerà giù definitivamente la saracinesca dal suo ampio salone in via Baracca al quartiere Ex Campo d’Aviazione.
“Da tempo maturavo questa idea - premette Piero -. Un’idea non determinata dalla mancanza di lavoro, anzi, ma semplicemente perché a 75 anni è arrivato il momento per me di dedicarmi alla vita oltre il lavoro ed in primis a mia moglie, alle mie due figlie ed ai nipoti”. In effetti la vita di Piero è sempre stata scandita dal rumore delle forbici o del phon e le sue mani hanno tenuto in mano un numero esorbitante di ciocche di capelli. “Ho iniziato quando avevo appena 12 anni - ricorda - nel salone dei miei genitori Luigi e Marcella che in città avevano l’attività in Passeggiata proprio di fianco all’Eden. Era la Viareggio ante secondo conflitto mondiale, terra di giubilo e di divertimento ed è inutile dire quanto il lavoro dei miei fosse apprezzato. Ricordo benissimo che da noi venivano Guglielmo Marconi e Vittorio De Sica. Poi fui spedito al salone di via Zara per cavarmela da solo e per questo decisi di partire per Parigi, giusto un anno, perché lì la moda degli anni 60 era a dir poco effervescente”.
L’esperienza parigina, era il 1969, servì per vivere un mondo, rispetto a Viareggio, molto più glamour. Anche se erano nell’aria gli “anni ruggenti“. “Brigitte Bardot - va avanti nel racconto - era una simbolo femminile e quindi imparai lo stile Pouff, ovvero il maxi chignon oversize che occupa tutto il capo, e le High Ponytail Mosse, code alte ondulate con alcuni ciuffi lasciati liberi ad incorniciare il viso. Quando tornai a Viareggio la moda era chiaramente arrivata anche qui”. Nel mezzo ci fu anche un anno a Cortina d’Ampezzo “dove Giuliano Gemma - assicura - veniva a cercarmi per il taglio e la pettinatura”.
Nel 1986 l’apertura anche del salone di via Baracca, nel nascente quartiere Ex Campo d’Aviazione. “Lavoravo - va avanti - attorniato da ben 8 collaboratori ed il lavoro, di certo non mancava. Poi, nel corso degli anni c’è chi è andato per la sua strada ed indubbiamente il fatto che il quartiere abbia subito un evidente deupaperamento, dal punto di vista delle attività, può aver influito. Così sono rimasto da solo con Cinzia che mi accompagna da 40 anni. Adesso però è arrivato il momento di riporre le forbici, ma prima che tutto finisca vorrei trovare qualcuno che faccia suoi tutti i miei insegnamenti, oltre che il salone con tutti i suoi ricordi. Fare il parrucchiere è un arte e non ci si può improvvisare, come fanno taluni, con lo specchietto delle allodole del prezzo”.
Sergio Iacopetti