Pietrasanta, 29 ottobre 2024 – Le 18 sono già passate e si ha una gran voglia di caffè da gustare in piazza Duomo? Nessun problema, basta segnarsi il nome dei bar che lo consentono e di quelli che invece preferiscono puntare sui cocktail.
I primi sono in maggioranza e non ci stanno che la città venga dipinta come non accogliente. L’ennesima lamentela, da parte dei visitatori, si è riversata l’ultimo weekend sui social innescando un’infuocata discussione. “Ciò che possiamo offrire lo offriamo a tutte le ore – dice Lupo Bartoli del ’Pietrasantese’ – senza distinzione tra caffè o spritz. L’ultima cosa che facciamo, prima di chiudere, è spegnere la macchina del caffè. In pochi però lo chiedono dopo le 18: la nostra clientela è legata soprattutto ad aperitivi e cocktail. Detto questo, è giusto che ogni locale si differenzi e faccia la sua politica”.
Stesso discorso all’Iris bar: “Serviamo il caffè fino alle 23 per rispetto verso i clienti. Al limite il sabato anticipiamo alle 22 perché i tavoli sono pieni. Chi mette lo stop sbaglia, rischiamo di rimetterci tutti”. Caffè a tutte le ore pure al “Michelangelo“: “Interrompiamo solo quando dobbiamo pulire, prima di chiudere il locale, altrimenti non c’è alcun problema. In Italia il caffè è da sempre importante, anche solo per fare due chiacchiere”.
Solo due locali, pertanto, la pensano in modo diverso. Il primo è il “Caffè del Teatro“: “Ok al caffè, e alle focaccine, a colazione e pranzo. Ma siamo un cocktail bar: dopo le 18 stop al caffè sia al bancone che ai tavoli per non discriminare”. No secco, infine, da parte di Amelia Palla (Il Duomo): “Sabato, domenica e nei festivi, dopo le 18, il caffè lo serviamo solo ai tavoli esterni Al banco no perché il personale è impegnato a fare i cocktail e spesso i clienti mettono furia: se ne servi uno poi si forma la fila. E poi i coktail sono più redditizi: meglio due persone che stanno sedute un’ora per un caffè? Giorni fa, dopo le 18, è venuto un cliente dicendo che non c’era verso di avere un caffè a Pietrasanta. Tutta ’colpa’ nostra?”.
Daniele Masseglia