Pietrasanta, 30 marzo 2021 – Un “buco“ nelle casse comunali di quasi 1 milione di euro a causa di poco più di 2.300 famiglie che non hanno pagato la tassa sui rifiuti nell’anno appena trascorso.
Sono i numeri della morosità calcolata dall’ufficio tributi per il 2022, con la giunta che nella seduta di venerdì scorso ha dato il via libera all’invio dei solleciti oltre a determinare il numero delle rate e delle scadenze.
Ai cittadini non in regola con la Tari verrà data infatti per la seconda volta la possibilità di rateizzare gli importi, ma con una differenza sostanziale rispetto all’anno scorso: mentre i solleciti rappresentano una sorta di avviso bonario, in caso di recidiva scatteranno gli accertamenti, che includono sanzioni e interessi facendo pertanto lievitare il dovuto.
Fermo restando che la tassa sui rifiuti varia principalmente a seconda dei componenti del nucleo familiare e dei metri quadri dell’abitazione, le famiglie che l’anno scorso non hanno potuto, per svariate ragioni, pagare la Tari sono state 2.316, per un importo totale di 846.900 euro (per una media di 365,67 euro a nucleo).
In pratica è venuto a mancare circa un ottavo dell’introito complessivo annuo della tassa, che si aggira su un volume di 8 milioni di euro.
"L’entità della morosità è abbastanza fisiologica – spiega il vice sindaco e assessore ai tributi Stefano Filiè – visto che ogni anno si assesta su quelle cifre. In genere si tratta di dimenticanze, di perdita dei bollettini e altre ragioni di vario tipo. Dai controlli degli uffici è emerso che quelle famiglie non avevano effettuato i versamenti e pertanto procederemo con l’invio di un avviso bonario per dare loro la possibilità di mettersi in pari prima che arrivi l’accertamento, ipotesi che vedrebbe i cittadini sobbarcarsi di altre spese visto il ’carico’ fatto di interessi e sanzioni. Faremo in modo – conclude – che le rate non vadano a cumularsi con le scadenze Tari fissate per il 2023". Il sollecito prevede per gli avvisi di pagamento di importo superiore a 100 euro quattro rate con scadenza a maggio, luglio, settembre e novembre (o l’eventuale pagamento in un’unica soluzione entro luglio), e per gli importi inferiori o uguali a 100 euro di effettuare il pagamento in un’unica rata con scadenza a luglio.
Non più tardi di una settimana fa, infine, il sindaco Alberto Giovannetti e l’assessore al sociale Tatiana Gliori hanno proposto ai sindacati agevolazioni a favore della popolazione a basso reddito anche per la Tari 2023 (il bando sarà emesso non prima di metà aprile), ossia innalzare la soglia Isee di ammissione da 13mila a 13.500 euro per ampliare la platea dei potenziali beneficiari.