REDAZIONE VIAREGGIO

Piscina senza bagnino. L’Aeolus vince ricorso

Lo stabilimento era stato multato. Ma la vasca è poco profonda. e privata: per la Cassazione. non c’è l’obbligo di sorveglianza.

Piscina senza bagnino. L’Aeolus vince ricorso

Partiamo dal finale: le piscine degli stabilimenti balneari profonde meno di 1,20 metri e in quanto riservate solo ai clienti non hanno l’obbligo della sorveglianza. È il presupposto che ha posto fine a un contenzioso giudiziario durato sei anni e concluso con l’accoglimento da parte della Corte di Cassazione del ricorso presentato dal titolare del bagno “Aeolus“ di Motrone. Lo stabilimento era stato multato dalla Capitaneria di porto in seguito a un sopralluogo effettuato nell’agosto 2017 in quanto non c’era nessun bagnino a bordo piscina.

Il titolare del bagno, l’avvocato Guido Lomacci, ex magistrato onorario del tribunale di Lecco, non ha mai pagato la sanzione di 1.032 euro e può quindi esultare per l’epilogo della vicenda. "Il giorno in cui venne la Capitaneria mi trovavo in vacanza in Sardegna – racconta – e fu il nostro bagnino a chiamarmi dopo il sopralluogo. Ho provato a spiegare che non c’era bisogno del bagnino in quanto la piscina è profonda meno di 1,20 metri, come evidenziato anche dai cartelli che riportano la legge regionale Toscana n.54 del 2015. Ma la Capitaneria ha elevato lo stesso la sanzione: sono un uomo di legge e mi piacciono le cose pulite, ecco perché ho fatto ricorso". Ma il giudice di pace, in primo grado, ha dato torto a Lomacci, difeso dall’avvocato Edoardo Brusco di Viareggio. E così pure il Tribunale di Lucca, in secondo grado. "Il giudice – prosegue – disse che ’sembrerebbe’ che le piscine dei bagni rientrino nella nozione di piscina privata ad uso collettivo, quindi non obbligate all’assistenza ai bagnanti. Quel ’sembrerebbe’ mi ha spinto ad andare avanti: la Cassazione mi ha dato ragione, rinviando la causa al Tribunale per liquidare le spese di giudizio".

d.m.