
Il corteo anti-accorpamento organizzato lo scorso dicembre dagli studenti
Chi sognava la conclusione del nuovo polo scolastico "Don Lazzeri-Stagi" entro marzo 2026 dovrà ricredersi. La rimozione dell’amianto, passaggio fondamentale per poter demolire l’ex liceo artistico, ha richiesto un supplemento d’indagini tale da far slittare la fine dei lavori di circa sei mesi, entro fine 2026. Con due effetti immediati: i prefabbricati già montati sul lato mare accoglieranno gli studenti non prima di maggio (l’avvio era previsto lo scorso febbraio) e l’inizio dell’anno scolastico 2026-2027 probabilmente avverrà con i lavori in corso.
Il condizionale è d’obbligo. La Provincia, che ha appaltato il cantiere per oltre 19 milioni di euro, spera fino all’ultimo di poter ridurre al minimo i ritardi. A sollevare il tema era stato il sindaco Alberto Giovannetti martedì in consiglio comunale, con una frecciatina alla capogruppo Pd Irene Tarabella. "L’attenzione dell’ex consigliere Nicola Conti, anche in veste di vice presidente della Provincia, era giornaliero – ha detto il sindaco – ma da quando lui non c’è l’interesse verso lo ’Stagi’ è calato: visto il silenzio assordante, spero che Tarabella si interessi di più con la Provincia, del suo stesso colore politico".
La prima replica è del presidente della provincia Marcello Pierucci: "Abbiamo trovato quantità notevoli di amianto. La ditta sta procedendo con le lavorazioni necessarie per bonificare tutta l’area. Stiamo lavorando, purtroppo può capitare l’imprevisto, lo stiamo affrontando con la massima sollecitudine. La sicurezza prima di tutto". Ad entrare nei dettagli è il dirigente provinciale per l’edilizia scolastica Fabrizio Menchini: "Col prima censimento abbiamo trovato piastrelle con amianto. Di fronte al nostro piano di bonifica l’Asl ci ha chiesto un supplemento d’indagine da cui è emerso che il 50% dei campioni aveva amianto nella colla. Abbiamo dovuto cambiare l’intervento: siamo pronti per partire con la bonifica, che richiederà circa 3 mesi, poi saranno tolte le piastrelle e in seguito alle nuove analisi potremo demolire. Non possiamo più garantire il 31 marzo 2026 come termine dei lavori, ma non perderemo i finanziamenti Pnrr: contiamo sulla proroga".
Daniele Masseglia