
Uno sciopero degli operai Ponsi (Foto d'archivio Umicini)
Viareggio, 4 ottobre 2019 - Ventidue lavoratori licenziati e un'altra storica azienda toscana che chiude. E' il caso della Ponsi Rubinetterie, segnalato oggi dalla Cgil Toscana che annunciandone le'epilogo parla di "sfinimentgo rpoduttivo" cui la fabbrica è stata "portata scientemente nel corso degli anni". In un comunicato la Cgil Toscana sottolinea come "gli accordi sindacali che dovevano garantire la continuità lavorativa per ulteriori anni non sono stati rispettati" fino ai 22 licenziamenti. "Noi ci siamo difesi fino in fondo insieme ai lavoratori - spiega il segretario regionale Fiom Massimo Braccini - ma abbiamo riscontrato troppi silenzi istituzionali, doveva esserci anche un tavolo al Ministero dello Sviluppo Economico che poi, alla fine, é saltato" La Cgil afferma che "la chiusura di una fabbrica non è solo impoverimento economico di un territorio, un dramma sociale e umano, ma anche un dramma per la democrazia".
Le rubinetterie Toscane Ponsi sono nate nel 1935 a Viareggio e svolgevano completamente tutto il ciclo produttivo all’interno dell’azienda. Venivano progettati i rubinetti e tutti gli accessori inerenti al bagno, fino al prodotto finito. La Cgil ricorda che la Ponsi é stata un pezzo di industria storica per la Versilia, un marchio riconosciuto in tutto il mondo per l’alto standard qualitativo e tecnologico, ma anche un’azienda elevata sindacalmente e culturalmente.
All’interno della Ponsi a Viareggio vi era una delle biblioteche operaie più fornite della Versilia. Il passaggio da un fondo alla Ercos di Brescia nel 2015 ha segnato poi - si legge nel comunicato della Fiom Cgil - l’inizio della fine. Il sindacato parla di "imprenditoria di basso livello, di basso profilo" , precisando che, in altri paesi Europei sono in vigore "vi sono sistemi più penalizzanti per le imprese che non rispettano gli impegni".