Lo hanno definito "un piccolo Giro d’Italia" grazie a un successo che ha travalicato i confini cittadini. La 18a edizione del concorso “Presepe di famiglia“, promosso dall’assessorato alle tradizioni popolari per valorizzare la creatività e l’arte del simbolo intramontabile del Natale, ha registrato infatti l’interessamento di famiglie che hanno scritto anche dalla Sardegna e dal Veneto per mostrare la propria natività alla giuria.
"Il concorso, per regolamento, ammette in gara solo le opere realizzate dai residenti a Pietrasanta – spiega l’assessore Andrea Cosci – ma come già avvenuto l’anno scorso ha visto diverse candidature presentarsi, simbolicamente, anche da altre zone d’Italia. Questo ci fa veramente piacere perché dà ancora più valore al senso della nostra iniziativa, quello di coltivare non solo una tradizione culturale ma anche lo spirito di condivisione e lo stimolo alla fantasia e alla manualità che racchiude l’usanza di allestire il presepe".
Alla fine sono state una ventina, comprese quelle “fuori gioco”, le natività pervenute via Whatsapp. Martedì saranno al vaglio della giuria incaricata di decretare i migliori allestimenti per ciascuna delle tre categorie in gara. La premiazione si terrà l’11 gennaio alle 11 nel municipio in piazza Matteotti.
Quanto invece al presepe rubato nel Battistero, in via Garibaldi (nella foto il cartello di rammarico collocato da Antonio Giorgi, autore delle 200 natività in mostra), i sospetti sono concetrati sul 42enne che i carabinieri avevano denunciato per aver danneggiato lo scorso giugno, sempre nel Battistero, una scultura di Giò Pomodoro. Persona che a quanto pare continua a gravitare negli ambienti del Duomo nonostante i ripetuti inviti a spostarsi altrove.
d.m.