REDAZIONE VIAREGGIO

Principio d’incendio sul treno merci Presentato un esposto alla Procura

È stato depositato in Tribunale dal Mondo che vorrei: si chiede di indagare su eventuali responsabilità

Principio d’incendio sul treno merci Presentato un esposto alla Procura

E’ stato depositato martedì pomeriggio alla cancelleria del Tribunale di Lucca l’esposto presentato dall’avvocato gabriele dalle Luche per conto dell’associazione Il Mondo che vorrei riguardo all’incidente ferroviario dello scorso 3 febbario avvenuto in stazione a Viareggio e che ha interessato un treno merci che trasportva gpl. La Procura dovrà adesso verificare la sussistenza di eventuali condotte di reato identificando i possibili responsabili. Inutile ricordare adesso le tante analogie con la strage del 29 giugno 2009 e la paura e lo sgomento che suscitò lo scorso 3 febbraio questo nuovo incidente ferroviario. Nell’esposto si ricorda appunto che quel giorno il merci con 14 cisterne (proprio quante ne trasportva il convoglio deragliato nel 2009) partito da Livorno e diretto a Volpiano in provincia di Torino fu costretto a fermarsi per un problema ai freni in stazione a Viareggio. Per il surriscaldamento dei freni ne derivò un principio d’incendio domato a fatica dai vigili del fuoco. Secondo le ricostruzioni presentate nell’esposto il convoglio prima di fermarsi a Viareggio percorse circa 5 chilometri con i freni bloccati. L’esposto sottolinea soprattutto coem da tempo era stato segnalato un problema al sistema frenante dei treni merci da quando sono state introdotte le cosìdette suole: dal 2019 al 2023 sono stati contati 40 inconvenienti d’esercizio.

L’esposto che è stato depositato in Tribunale è stato presentato ieri mattina dall’avvcato dalle Luche e dai familiari delle vittime all’Agenzia nazionale per la sicurezza stradale e ferroviaria (Ansfisa) con i cui vertici si sono intrattenuti ieri mattina per oltre due ore.

Sull’incidente ferroviario del 3 febbario inoltre è arrivata anche la risposta dell’assessore regionale ai trasporti Stefano Baccelli a Fratelli d’Italia. L’assessore Baccelli, nella risposta, ha fatto riferimento alla nota trasmessagli dall’amministratore delegato e direttore generale di Rfi Vera Fiorani, con la quale la dirigente specifica che il treno venne immediatamente fermato nella stazione di Viareggio a seguito della segnalazione del dispositivo di rilevamento temperatore boccole (Rtb), ubicato tra le stazioni di Torre del Lago e Viareggio; precisando che sulla infrastruttura ferroviaria gestita da Rfi, al fine di rilevare tempestivamente eventuali surriscaldamenti, sono stati installati sulle rotaie appositi dispositivi per la misurazione della temperatura, e che in caso di superamento dei valori di soglia, il treno viene fermato per le necessarie verifiche. Baccelli ha sottolineato come nel febbraio del 2022 Ansfisa, abbia emanato le nuove procedure per il controllo del rischio e come la Regione Toscana miri a rafforzare la cooperazione tra gli operatori, e quindi a sollevare la soglia di attenzione di tutto il sistema. Massimiliano Baldini (FdI) ha sottolineato come su tale tematica l’attenzione debba essere costante e come l’atteggiamento di Rfi non possa invece definirsi soddisfacente. "Il mio gruppo – ha detto Baldini – continuerà ad avere un’attenzione particolare su questo tema. Siamo in contatto con il ministro Matteo Salvini, che è in attesa di incontrare i familiari delle vittime. Lavorare per la sicurezza dei cittadini è per noi la principale priorità".

Paolo Di Grazia