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Processo Pantaleoni, chiesto spostamento

Gli avvocati dell’ex comandante della Polstrada di Viareggio danno battaglia. Il Pm invece vuole riformulare il capo d’accusa

Prima udienza, ieri mattina, nelle aule del tribunale di Pistoia, per il processo che vede imputato Gianluca Pantaleoni, ispettore della polizia di Stato originario di Lucca, distaccato fino al dicembre dello scorso anno alla sottosezione della Polstrada di Montecatini ed ex comandante della Polstrada di Viareggio. L’uomo è stato arrestato alla fine del 2019 in seguito alle indagini svolte dalla squadra mobile di Pistoia, diretta dal vicequestore Antonio Fusco, e dalla polizia stradale di Firenze. Pantaleoni è accusato di corruzione per asservimento della funzione, truffa aggravata, circonvenzione di incapace, traffico di influenze illecite, riciclaggio e autoriciclaggio. Il suo attuale difensore è l’avvocato Giovanni Cantelli, del Foro di Napoli Nord. Pantaleoni, che ha guidato anche la sottosezione della Polstrada di Viareggio, è stato segretario nazionale dei sindacati Consap e Uil-polizia. L’ispettore, dopo un periodo di carcerazione a Pistoia e Sollicciano, è ormai da diversi mesi agli arresti domiciliari, con l’obbligo del braccialetto elettronico. Il pubblico ministero Giuseppe Grieco ha chiesto e ottenuto un rinvio dell’udienza a martedì 24 novembre, per la riformulazione di uno dei capi di accusa che riguardano il poliziotto. La difesa spera nel passaggio del reato di corruzione a quello di promesse illecite, decisamente meno pesante. Come previsto dal codice di procedura penale, la prima udienza, definita di smistamento, prevede anche la possibilità per i soggetti che si ritengono danneggiati di costituirsi parte civile. Il ministero degli interni, attraverso l’avvocatura dello Stato, ha scelto questa soluzione. Anche una ragazza ipovedente di Pisa, a cui Pantaleoni, secondo le accuse degli inquirenti, avrebbe sottratto decine di migliaia di euro, fino ad arrivare a 180mila euro, sostenendo di amarla, si è costituita parte civile. Nel corso degli interrogatori a cui è stato sottoposto in questi mesi, Pantaleoni avrebbe parlato di aver sviluppato una grave forma di ludopatia, in seguito alla separazione dalla moglie. La sua situazione lo avrebbe portato a cercare di raccogliere più soldi possibili: gli inquirenti hanno appurato che dalle sue mani sarebbero passati 900mila euro nel giro di tre anni. Pantaleoni, secondo le accuse, sarebbe arrivato a svelare informazioni sulle auto civetta in dotazione alla questura di Pistoia, pur di aver denaro, anche in prestito. L’avvocato Cantelli ha chiesto di spostare il dibattimento a Lucca, come vorrebbe il suo assistito. "Sono convinto che il dibattimento potrà chiarire molti aspetti di questo caso" ha dichiarato il legale nelle scorse settimane.

Daniele Bernardini