FRANCESCA NAVARI
Cronaca

Viareggio, chiude Botti: fu la profumeria di Totò e Mina

Dal piccolo negozio aperto nel 1926 dal fondatore Leoniero, a tre templi della bellezza frequentati dai vip. Poi il mercato è cambiato

Chiude storica profumeria Botti (foto Umicini)

Viareggio, 23 aprile 2022 - Dopo quasi cento anni la Passeggiata perde l’ultimo punto vendita delle profumerie Botti. A lungo dolce fragranza di una città che era capace di apprezzare le più particolari linee di profumi, gli scintillanti accessori per capelli e quell’assortimento di barberia decisamente da collezione. "Purtroppo è cambiato il mondo del commercio ed è cambiata la clientela", dicono con rassegnazione i fratelli Barnaba e Susanna Botti, quarta generazione al timone dei negozi che hanno tratteggiato la storia della Viareggio degli anni d’oro.

A giorni avvieranno una liquidazione degli articoli nel punto vendita di viale Margherita 104 che a fine maggio calerà per sempre la saracinesca.In pochi conoscono la storia dell’impero dei profumi Botti. Fu il bisnonno Leoniero Botti nel 1926 ad aprire il negozio da barbiere in viale Margherita 25 vendendo anche alcuni articoli di profumeria e dopobarba che facevano impazzire il grande Totò quando arrivava in vacanza a Viareggio. Fu Vera, figlia di Leoniero, a intuire che proprio quella proposta, lasciata a margine, poteva invece avere una propria e importante ribalta: e così quando ebbe 18 anni, aprì la prima profumeria Botti a fianco al padre. Una parentesi interrotta dalla Guerra, dalla necessità di sfollare e tornare tutti assieme a Montecarlo. Quando i Botti si riaffacciarono in città quel fondo era occupato, e Vera decise così di aprire un grande atelier dei profumi in viale Margherita 108, conquistando una clientela di livello tra professionisti e artisti di grido come Mina, che faceva tappa fissa per scegliere personalmente i prodotti per il viso, con l’immancabile invito all’amica Vera di seguirla ai concerti in Bussola. 

L’escalation fu automatica: nel 1972 l’inaugurazione del secondo punto vendita su viale Marconi 48 gestito dal figlio Mauro con la moglie Rosalba, e nel 1986 il terzo negozio nell’attuale fondo – l’ultimo rimasto attivo – di fianco alla gelateria La Veneta. Tre profumerie che lavoravano a pieno ritmo diversificando la più ricercata merce di importazione in uno scintillìo di insegne di Dior, Revlon o Elizabeth Arden. In continuità con le boutique di moda che si rincorrevano nel salotto buono. "Tutti noi siamo cresciuti dietro al bancone – racconta Barnaba Sinigallia Botti – ma oggi il commercio non gratifica più: fino a dieci anni fa c’era ancora attenzione al prodotto, adesso la richiesta è cambiata ed è pure difficile avere l’esclusiva dei marchi di livello. Ma la parte più emozionante della nostra lunga storia è sicuramente quella dei tanti clienti e di tutti i dipendenti e collaboratori che sono diventati parte della mia famiglia, che ha vissuto la profumeria in modo viscerale. Dedicando la vita intera".