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Progetto "I nonni raccontano" Le fiabe antiche entrano in classe "Fondamentale tutelare il dialetto"

L’esperienza pilota è già oggetto di interesse da parte di altri Comuni che vogliono proporla nelle scuole

Progetto "I nonni raccontano" Le fiabe antiche entrano in classe "Fondamentale tutelare il dialetto"

I nonni raccontano e i bambini si immergono nella storia del territorio. È l’iniziativa avviata in via sperimentale e nell’ambito del Patto di lettura, dalla biblioteca comunale che ha varato il progetto “I nonni raccontano”, indirizzato alle scuole primarie. Il progetto si avvale della professoressa Anna Guidi, appassionata studiosa della storia versiliese, per lunghi anni docente prima alla scuola dell’infanzia e alle medie, quindi al liceo classico. Ma, oltre a questo, Anna Guidi è nonna di quattro bambini, quindi esperta narratrice di fiabe. L’iniziativa ha già fatto tappa alla primaria di Ripa, a quella di Seravezza, di Marzocchino e oggi chiuderà questa esperienza alla Rodari di Frasso.

Nell’ora e mezzo di incontro, vengono narrate diverse favole che fanno parte della tradizione versiliese, come i racconti tramandati, la sera a veglio davanti al caminetto, dal bisnonno di Anna Guidi, Emilio detto Miglio. Oltre a queste, Anna attinge a fiabe raccolte, assieme alla compianta collega Andreina Tarabella. "Il dialetto – spiega Anna Guidi – si va sempre più perdendo nei giovani. Un vero peccato perché affiancare allo studio delle lingue, moderne e magari classiche, anche il proprio dialetto rappresenta una grande ricchezza". Il progetto è stato avviato in via sperimentale ma si intende riproporlo, tanto più che ha richiamato l’interesse anche da parte di altri territori versiliesi. "Un’esperienza – commenta Michela Corsini, referente della biblioteca – che intendiamo ripetere nel prossimo anno scolastico, estendendo il progetto ad altre classi, oltre che alla scuola dell’infanzia e alle classi prime delle medie. E poi, perché no, agli adulti".