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Progetto ‘Il prato e il cielo‘. L’agricoltura solidale. I bambini tra orti e animali

Unica iniziativa in Toscana pensata per minori con gravissime disabilità. Chiara Paolini: "Contesti ludici e medicalizzati per tutti i ragazzi".

Unica iniziativa in Toscana pensata per minori con gravissime disabilità. Chiara Paolini: "Contesti ludici e medicalizzati per tutti i ragazzi".

Unica iniziativa in Toscana pensata per minori con gravissime disabilità. Chiara Paolini: "Contesti ludici e medicalizzati per tutti i ragazzi".

VERSILIA

Un progetto che unisca l’agricoltura al sociale, le attività a contatto con la natura con i bambini, sia con che senza disabilità: è questo l’intento princiaple di "Il prato e il cielo", progetto della regione Toscana finanziato dalla Comunità Europea. A parlarne in modo soddisfatto è Chiara Paolini, maestra elementare da trent’ anni e proprietaria dell’Azienda Agricola Rio della Forma a Massarosa.

Cosa l’ha spinta verso questa iniziativa?

"Io sono mamma di un ragazzo con grave disabilità, e da sempre ho difficoltà a trovare contesti ludici in cui inserirlo, come ad esempio i campi estivi che, se ci sono, durano al massimo una settimana. L’obiettivo principale è quello di permettere a tutti i bambini, anche quelli con gravi disabilità, di partecipare ad attività e giochi a contatto con la natura e con gli animali".

Quali sono le attività proposte? E quelle più amate?

"Sono diversi i percorsi che possono essere intrapresi: lunghe camminate, corsi per il riconoscimento delle erbe e dei funghi, ma anche la pittura. Quella però più amata dai bambini è quella con gli animali: ci sono anche bambini con gravi difficoltà a livello relazionale, per questo avere l’occasione di accarezzare un animale e potercisi relazionare è importantissimo. Gli animali sono facilitatori per l’instaurazione di un rapporto con la realtà circostante, essendo che vanno spontaneamente verso il bambino e interagiscono con lui. Un’altra attività molto bella e amata è stata quella dell’osservazione del cielo stellato: l’inclusività era alla base, per i ragazzi che non potevano guardare al telescopio per via della loro disabilità era stato installato un maxi schermo che proiettasse ciò che si vedeva dal telescopio. E’ stata una bellissima serata".

Il progetto è sia per bambini con disabilità che per quelli senza disabilità?

"Sì assolutamente, l’obiettivo è proprio quello di far stare i bambini con disabilità in contesti sociali non per forza medicalizzati e in cui sono presenti anche bambini senza disabilità e persone non per forza appartenenti all’ambito familiare. Interagiscono tra di loro in modo positivo, si spronano a vicenda: per esempio, un bambino con disabilità cognitiva qui ha imparato ad andare in bicicletta perchè aiutato da bambini senza disabilità che gli facevano vedere come fare."

Ci sono attività anche per adulti e anziani?

"Sì, questo progetto è pensato per tutti: le passeggiate e molti tipi di laboratori sono organizzate e pensate anche per i più grandi. In una delle nostre esperienze abbiamo avuto un signore di 95 anni felicissimo di partecipare".

Quali sono i partner del progetto?

"Oltre la mia micro azienda agricola, anche la Fondazione Papa Giovanni Paolo II di Don Luigi, che ha proposto attività come quelle assistite con i cavalli, e l’Azienda Agricola Spinori di Simone Carrara, dove sono previste attività come la raccolta di mirtilli e lamponi, ma anche laboratori con le api per via del miele".

Viola Mallegni