BEPPE NELLI
Cronaca

Pronto soccorso del “Versilia”: nel mese di dicembre assalto dei pazienti come se fosse estate

Quasi 6 mila accessi, ma solo il 12% dei casi ha richiesto il ricovero. Record giornaliero a S.Stefano dopo il pranzo di Natale: 254 malati

Un pronto soccorso (foto di repertorio)

Versilia, 3 gennaio 2024 – Dicembre come luglio e agosto, e non è il cambiamento climatico. L’ondata dell’influenza stagionale aggiunta alla ripresa dei contagi Covid ha dato vita a un vero assalto al pronto soccorso dell’Ospedale Versilia, anche sotto le festività natalizie. Secondo i dati dell’Asl Nord Ovest dal 1° al 30 dicembre si sono presentati al reparto ben 5.769 pazienti. Il picco è stato raggiunto per Santo Stefano con 254 accessi in 24 ore: la coincidenza è troppo forte per non pensare all’effetto contagio del pranzo di Natale.

Risalta anche la percentuale dei ricoveri disposti dal pronto soccorso nei 30 giorni esaminati: 696 su 5.769 accessi, pari al 12%: 88 pazienti su 100 non avevano bisogno di osservazione ospedaliera. Altissimi i numeri degli accessi giornalieri sotto le festività: 202 pazienti sabato 23 dicembre; 194 domenica 24 dicembre; 207 lunedì 25; 254 martedì 26; 231 mercoledì 27; 222 giovedì 28; 214 venerdì 29; 214 sabato 30. Viene il sospetto, in attesa delle statistiche Asl, che dopo i veglioni di San Silvestro si stiano verificando altri picchi di arrivi al pronto soccorso.

Tra tagli sanitari di ogni tipo, dicembre ha riportato al pronto soccorso i numeri di luglio e agosto quando però la Versilia moltiplica la popolazione presente per due o per tre volte. Non poche le difficoltà di gestione dei pazienti da parte del personale (ricordiamo il periodo con i barellati in attesa per ore e ore), che ha fatto il super lavoro. A dicembre il paziente tipo è stato soprattutto anziano con bronchiti e influenza (meno con polmoniti).

Non è un caso che dopo due mesi di notizie sul calo delle vaccinazioni non più obbligatorie per il Covid, e da tanti malviste anche per l’influenza stagionale, si assista a una recrudescenza delle malattie rerspiratorie che possono diventare gravi per anziani e defedati. La protezione di gregge dei vaccini per almeno il 95% della popolazione è già archiviata, come consigliano gli "esperti" sui social.

b.n.