"Quei soldi per il recupero del Santuario del Piastraio ci erano stati promessi e poi il Governo ha ritirato il finanziamento e non sono mai stati versati". Il sindaco Maurizio Verona, insieme ad altri primi cittadini ieri ha partecipato all’annunciata protesta in Senato per rivendicare le risorse che erano state assegnate per il santuario del Piastraio o Madonna del Bell’Amore di Stazzema. Soldi stanziati con una misura ad hoc, “Progetto Bellezz@ - Recuperiamo i luoghi culturali dimenticati”, e che riguardava i beni culturali di grande pregio presenti sul territorio nazionale.
"Insieme ad altri sindaci italiani – spiega il primo cittadino Maurizio Verona – abbiamo organizzato una conferenza stampa in Senato. Ad accoglierci c’erano alcuni parlamentari, fra cui Dario Parrini che rappresentava i Comuni Toscani coinvolti. Abbiamo rivendicato le risorse che ci erano state assegnate alcuni anni fa all’interno di un bando nazionale, dove in tantissimi enti locali avevano partecipato ma solo circa 40 erano stati premiati, fra cui il nostro che comprendeva la valorizzazione del Santuario del Piastraio". Erano 280mila euro le risorse che su carta finanziavano il progetto stazzemese. "Oggi servirebbero più soldi considerando l’aumento del prezzo delle materie prime e l’inflazione – prosegue il sindaco Maurizio Verona -. Il bando però, con il susseguirsi dei vari governi, è stato definanziato. Oggi abbiamo chiesto a gran voce che venga rifinanziato, perché non portare avanti questo impegno sarebbe un danno al patrimonio culturale nazionale. Alcuni Comuni erano già in una fase avanzata della progettazione e pronti a cantierare i lavori. Dario Parrini e ad altri colleghi parlamentari si sono presi l’impegno di sollecitare il Governo ad inserire le risorse in un prossimo provvedimento".
In totale sono 42 gli interventi che erano stati finanziati dal Ministero dei beni culturali nel 2019. Il comune di Stazzema aveva inserito nel progetto il Santuario mariano di Stazzema e il santuario di San Leonardo che si trova a Cardoso. Di recente i 42 sindaci avevano anche sottoscritto una lettera inviata al presidente del consiglio Giorgia Meloni, al Ministero della cultura, ai parlamentari di riferimento territoriale e all’Anci nazionale proprio per lamentare il dietro front riguardo le risorse promesse.