Il centenario della morte di Giacomo Puccini si riverbera con nuova luce sui grandi musicisti della Versilia. Il Festival Pucciniano si prepara a ripartire conle tournée all’estero, e a Madrid il grande direttore d’orchestra Nicola Luisotti, originario di Massarosa, ha ricevuto il Commendatorato all’ordine del merito della Repubblica.
Sarà il grande Jan Latham-Koenig, resident conductor del Pucciniano, ad inaugurare le tournée del Festival. Il 31 maggio all’Emirates Palace Mandarin Oriental di Abu Dhabi, per il Festival della lirica e del balletto, l’orchestra torrelaghese con i cantanti Valeria Sepe e Francesco Meli eseguiranno il Preludio sinfonico, e arie dalle opere Gianni Schicchi, Manon Lescaut, Madama Butterfly, La Bohème, Suor Angelica, Tosca e Turandot. Da notare che ad Abu Dhabi nel 2010 fu proprio il Festival Pucciniano, con la celeberrima Bohème allestita con le scene di Jean-Michel Folon e la regia di Maurizio Scaparro, a portare per la prima volta un’opera lirica nel mondo arabo.
E al Teatro Real di Madrid, dove il 63enne Nicola Luisotti è direttore principale ospite e sta dirigendo le repliche del Rigoletto verdiano, il maestro ha ricevuto dall’ambasciatore italiano Giuseppe Buccino Grimaldi l’onorificenza di Commendatore per "il costante impegno" e i "rilevanti traguardi raggiunti" in carriera, sviluppatasi in vari Paesi, così come, in particolare, per aver promosso "i legami musicali tra Italia e Spagna", dove risiede da diversi anni. Al Real Luisotti sarà direttore emerito almeno fino al 2030.
Il maestro iniziò a studiare musica a 9 anni con gli insegnamenti del parroco e del padre Giulio: A 11 anni era già direttore del coro della Chiesa di San Martino a Bargecchia, e studiò pianoforte con Luciano Maraviglia al conservatorio Boccherini di Lucca. Studiò inoltre tromba con Battista Ceragioli e Andrea Tofanelli, e canto con Marta Pini Lunardi. Da studente iniziò a lavorare al Festival Puccini in ogni settore artistico, dove avviò l’esperienza dell’organizzazione e rappresentazione dell’opera lirica. Cantò nel Coro e suonò nell’Orchestra del Festival, ma fu anche incaricato delle prove musicali al pianoforte e diresse i complessi fuori scena fino a diventare l’assistente personale di tutti i direttori chiamati a dirigere a Torre del Lago. Poi il balzo nei maggiori teatri del mondo, in una carriera che ha pochi eguali in Italia.
Purtroppo ci sono poche speranze di vederlo dirigenre a Torre del Lago, essendo totalmente contrario – per ragioni acustiche – alle rappresentazioni liriche e orchestrali all’aperto.
b.n.