Pucciniano in Nicaragua. E lo scambio culturale diventa “caso“ politico

Gli artisti del Festival portano il “Centenario“ a Managua e a Leon in collaborazione con la Fondazione Incanto di Ortega “Junior“. Santini: “Nel Paese la comunità cattolica sta subendo una grave repressione”

Il vicesindaco Alberici in Nicaragua con la bandiera del Carnevale

Il vicesindaco Alberici in Nicaragua con la bandiera del Carnevale

Torre del Lago (Lucca), 27 settembre 2024 – Diventa un caso politico la trasferta in Nicaragua del Festival Pucciniano, rappresentata dal direttore generale Franco Moretti, e dell’amministrazione Del Ghingaro, con il vicesindaco Valter Alberici. Già atterrate con le loro delegazioni a Managua, e accolte dal sindaco della città, Reyna Rueda, e del console italiano Moreno Gabrielli. Nei teatri di Managua e di Leon il 28 e 29 settembre andrà infatti in scena un omaggio a Giacomo Puccini per celebrare il Centenario della sua scomparsa, con artisti solisti del Festival Puccini, Marina Medici, Davide Piaggio, e prime parti dell’Orchestra del Festival Puccini diretti dalla bacchetta di Jacopo Sipari, in collaborazione con gli artisti della Fondazione Incanto.

Evento, sostenuto anche dall’Ambasciata d’Italia in Nicaragua e dall’ambasciatore Simone De Santi, “che diventa occasione – spiegano dalla Fondazione torrelaghese – proprio per rinnovare lo scambio di collaborazione sul fronte culturale” tra il Pucciniano e la locale fondazione, nata su impulso di diversi artisti nicaraguensi tra cui il tenore Laureano Ortega. “Superministro“ e figlio dell’attuale presidente della Repubblica del Nicaragua Daniel Ortega, protagonista di una profonda repressione nel Paese, che ha portato anche all’arresto di oppositori e di preti, oltre ad aver ordinato la chiusura numerose ong, in maggioranza religiose, nel più grande giro di vite promosso dai tempi del movimento di protesta del 2018.

Ragione per cui, già in piena estate (era il 16 agosto), il capogruppo della Lega Alessandro Santini, tramite Pec, aveva sollecitato il Comune, e poi il Pucciniano, ad interrompere con il Paese ogni forma di collaborazione, “Come forma di condanna, di solidarietà e vicinanza alle comunità cattoliche che, in Nicaragua, stanno subendo grave pregiudizio alle loro prerogative ed alla stessa incolumità dei loro rappresentanti” aveva spiegato Santini. Aggiungendo che “Non possiamo essere complici di un dittatore”.

Alla vigilia delle due serate liriche, con una lettera aperta al sindaco Giorgio Del Ghingaro, anche l’ex esponente del Partito Democratico Massimiliano Ingargiola interviene sull’opportunità di questo scambio culturale, che ha radici solide, germogliato circa 15 anni fa ed allargato anche alla cartapesta.

“Le è sicuramente noto – premette Ingargiola – che il Nicaragua, governato da Daniel Ortega e dalla moglie Rosaria Murillo in maniera interrotta dopo numerosi elezioni che un articolo del Corriere della Sera definisce “un voto-farsa senza avversari” è stato sanzionato dal Consiglio dell’ Unione Europea e dall’ Onu a causa del deterioramento socio-politico dello stato centro americano”.

"Anche la stampa di ogni orientamento, da Il Manifesto a Vaticannews, – prosegue nella sua lettera – denuncia la situazione antidemocratica del Nicaragua. Gli appelli passati dell’ organizzazione SOS Nicaragua rivolti alla Fondazione Festival Puccini, invitandola a sospendere la collaborazione con il festival nicaraguense, sembrerebbero essere caduti nel vuoto. Pertanto – conclude Ingargiola – mi chiedo e le chiedo: non ritiene opportuno per la città di Viareggio, ma soprattutto per il nome di Puccini, sospendere questa collaborazione con i figli di Daniel Ortega?”

Martina Del Chicca