Quando la libertà è partecipazione. Metti una sera con Gaber e gli amici

Cinque serate che celebrano anche i vent’anni del Festival fra musica, teatro e ricordi di tanti artisti

Quando la libertà è partecipazione. Metti una sera con Gaber e gli amici

Quando la libertà è partecipazione. Metti una sera con Gaber e gli amici

È tra la spiaggia e la montagna, tra la Passeggiata e il molo, tra l’odore di sigaretta e il salmastro del mare, che è nata, la libertà, sì, di partecipazione ma, soprattutto, di pensiero. Quel pensiero che ha scritto la musica, e il teatro canzone, della storia italiana, così come la storia, che ancora si respira, tra quella spiaggia e quella montagna, di una Viareggio vissuta e raccontata da Giorgio Gaber, e Sandro Luporini, che a Viareggio è nato, e ancora vive. Ed è in nome di quella libertà di pensiero che, stasera, ritorna, per il secondo anno, dopo una lunga pausa altrove, “Il luogo del Pensiero“, la manifestazione realizzata da Fondazione Gaber con il Comune di Viareggio per raccontare il lavoro di Gaber e Luporini.

Cinque, le iniziative proposte che animeranno, fino a domenica Piazza Mazzini, e inaugurate stasera con “Le spiagge di notte“, lo spettacolo itinerante di Teatro - Canzone ideato e diretto da Gian Piero Alloisio, che, dalle 21.30, sul Belvedere delle Maschere e sulla spiaggia antistante, farà risuonare l’eco di Gabe. La Compagnia de “Le spiagge di notte”, quest’anno in una formazione rinnovata che vanta la forte partecipazione locale di giovani artisti versiliesi, come il gruppo Lamarea, che aprirà e chiuderà la serata insieme ad Alloisio, il Coro 5° Suono, I Chicchi d’Uva, Musicista Pazzo, e che interpreterà monologhi e canzoni tratti dagli spettacoli scritti da Gaber e Luporini, mentre il pubblico potrà assistere a tutte le esibizioni spostandosi da una postazione all’altra, dal palco principale a quelli allestiti agli stabilimenti balneari Martinelli e Raffaello.

Un viaggio, all’interno del pensiero e delle influenze che esso ha avuto su chi, dopo di lui, è arrivato, che continuerà domani alle 21.30, con lo spettacolo di Luca Bizzarri “Non Hanno Un Amico“, scritto con Ugo Ripamonti; giovedì, con la proiezione del primo docufilm sulla vita di Giorgio Gaber, scritto e diretto da Riccardo Milani, e, venerdì, nella cornice del Premio Viareggio Rèpaci, con la consegna del premio “Il luogo del pensiero - scrittura per teatro canzone”, iniziativa rivolta a nuovi autori di questa forma espressiva.

Per concludersi, domenica 28 luglio, con lo spettacolo “Ma per fortuna che c’era il Gaber“, il più recente di una serie di tributi che Gioele Dix, a partire dal 2004, anno in cui si tenne il primo Festival Gaber a Viareggio, ha dedicato all’artista milanese. Uno spettacolo che è costruito, proprio come un viaggio, un itinerario, all’interno del teatro canzone di Gaber e Luporini, trabrani conosciuti del loro repertorio con musiche e testi inediti e versi e canzoni mai musicati, e mai eseguite dal vivo.