SAVERIO BARGAGNA
Cronaca

Quella fuga in cinque mosse Dopo il massacro in ospedale ricostruito il percorso di Seung

Il decreto di fermo dello ’Sciamano’, accusato dell’omicidio di Barbara Capovani. Colpita al capo almeno dieci volte con la spranga. Poi ripreso in volto in via Cimabue.

Cinque

mosse, appena una in più dello scacco del barbiere che vale la vita al re nella battaglia degli scacchi. Il percorso omicida dell’aggressore della dottoressa Barbara Capovani si snoda lungo altrettante direttrici cittadine: tracciato dalle telecamere sul percorso e ricostruito nei dettagli nel decreto di fermo emesso nei confronti di Gianluca Paul Seung, domenica scorsa. Tutto, secondo l’accusa, è chiaro: da quando il "soggetto faceva ingresso nell’area ospedaliera avvicinandosi al reparto S.P.D.C dove seguiva in un primo momento la dottoressa Capovani che entrava in reparto". A quando, alle 17.53 di venerdì, "il medico usciva nuovamente e veniva aggredita dall’uomo". Le immagini del Santa Chiara riprendono il cruento agguato, nel quale si evince la "brutalità della condotta" e "l’inequivocabile volontà omicida dell’aggressione". Barbara Capovani è sorpresa alle spalle e raggiunta da "almeno dieci colpi al capo". Quindi l’aguzzino scappa: ripreso più volte nella veloce fuga che ha, come punto focale, la stazione di ‘Pisa San Rossore’. Eccolo in via Bonanno, poi in via Cimabue – dove Seung è ripreso a volto scoperto, quattro minuti dopo l’agguato mortale –, quindi in via Diotisalvi, proprio lungo la direttrice che conduce alla stazione dei treni. Qui sarebbe salito sul treno per Viareggio per tornare a casa. Il giorno dopo, ovvero sabato, è stato visto a Torre del Lago passeggiare per le vie del paese.

Orari, riconoscimenti fotografici, testimonianze e, pure, un cappellino di colore variopinto inchiodano lo "Sciamano", sostengono gli inquirenti, in una lunga sequela di errori. "La visione complessiva delle immagini – chiosa il fermo a firma del procuratore Giovanni Porpora e dal sostituto Lydia Pagnini – consente, senza ombra di dubbio, di identificare l’aggressore in Gianluca Paul Seung".

Saverio Bargagna