VIAREGGIO
Nuova puntata della telenovela Egonu-Vannacci al tribunale di Lucca. Da una parte una delle migliori giocatori di volley di sempre, che sta per disputare la sua quinta finale di Champions consecutiva. Dall’altra un generale della Folgore, diventato famoso per il suo libro “Il Mondo al Contrario“. Vengono da due mondi apparentemente lontani Paola Egonu e Roberto Vannacci, tanto che di primo impatto risulterebbe difficile capire come mai una ha querelato l’altro per diffamazione. I motivi sono da far risalire al sopraccitato volume, in cui Vannacci scrisse che “Anche se Paola Egonu è italiana di cittadinanza, è evidente che i suoi tratti somatici non rappresentano l’italianità“.
La campionessa di pallavolo, a seguito di questo, nei mesi scorsi aveva depositato a Bergamo la querela, trasmessa poi a Lucca per competenze territoriali, visto che il generale risulta ancora residente a Viareggio. Inizialmente il pubblico ministero aveva optato per l’archiviazione, decisione impugnata dalla Egonu, con il giudice per l’udienza preliminare che deciderà se procedere con l’archiviazione o se disporre il giudizio per il militare.
Una risposta era attesa ieri nell’udienza del gup Alessandro Dal Torrione, che però non è arrivata. Il giudice ha disposto un rinvio, in accordo con le parti, per concedere il tempo per una trattativa tra attrice e convenuto. Assenti in aula i due diretti interessati. Tra le ipotesi anche la possibilità che il generale Vannacci scriva una lettera di scuse o di chiarimento nei confronti di Paola Egonu. Prossimo appuntamento per il mese di giugno, quando saranno passate le elezioni europee. Sullo sfondo, infatti, va avanti anche la nuova vita del militare, che sembra essere sempre più vicino a lanciarsi in politica. Vannacci sarebbe uno dei nomi in cima alla lista della Lega per la prossima tornata elettorale con vista su Bruxelles, come lasciato intendere anche dallo stesso Matteo Salvini.
"Le liste verranno depositate il 30 aprile, ci stiamo lavorando e non verranno presentate questa sera. Abbiamo un mese di tempo. Vannacci sì, Vannacci no, Vannacci forse? È una persona che stimo e con cui c’è un ragionamento aperto, ragioneremo entrambi il destino comune. A me farebbe sicuramente piacere". Queste le parole del vicepremier e Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture durante una conferenza a Palazzo Chigi.
Iacopo Nathan