
La consigliera Rachele Nardini
Dopo quasi 25 anni di militanza attiva, Rachele Nardini lascia la tessera del Pd. Una decisione che promette di ridisegnare la geografia politica locale, dato che l’attuale consigliera di Amo Forte (ex assessore ai tempi della giunta Buratti) potrebbe essere l’asso nella manica per una corsa civica alla prossima tornata elettorale. "Elly Schlein non rappresenta la mia visione di partito" è la motivazione cardine dell’addio di Nardini che anticipa di voler rimanere "indipendente all’interno di Amo Forte" e di aver maturato la decisione "con forte sofferenza". "Solamente chi, come me, è cresciuto in un partito da quando aveva 19 anni – spiega – può capire la difficoltà e l’impatto emotivo di prendere questa decisione. Penso però che fosse doveroso perché da anni non partecipavo più alla vita di partito, non ho più ricoperto incarichi o accettato candidature a livello superiore. Per me la politica è passione infinita ma con gli anni il partito nazionale non è più stato quella casa che mi faceva sentire orgogliosa di appartenervi. Per restare e militare in un partito non possono bastare i legami personali e la paura di fare un salto nel vuoto ma serve il riconoscersi in un partito nazionale ed avere la fierezza di rappresentarlo a livello locale".
"È dal 2017 – aggiunge – che non sento più il Pd casa mia e nonostante riconosca a Elly Schlein di aver fatto crescere il partito, non rappresenta la mia visione politica. Sono controcorrente, in un periodo nel quale quasi tutti gli amministratori locali si iscrivono ad un partito politico per avere il sostegno di una comunità politica e l’appoggio per possibili candidature, io esco dopo 24 anni non rinnovando la tessera. Non mi iscriverò ad un altro partito perché non ne intravedo nessuno che possa rappresentare la mia visione politica".
Francesca Navari