Pietrasanta (Lucca), 25 agosto 2024 – Ricorda il giorno, era il 21 luglio, perché sul ginocchio le comparvero, a distanza di qualche ora l’uno dall’altro, quei due ponfi "Che all’inizio – racconta – sembravano due banalissime punture di zanzara". Non ricorda però dov’era, se a casa, a lavoro o per strada, quando è stata pizzicata da quello che scoprirà, solo qualche giorno più tardi, essere invece un ragno violino. Un animale poco appariscente e discretamente piccolo che di giorno si annida negli anfratti per uscire solitamente di notte, e solo quando si sente minacciato morde. Per lo più lasciando qualche fastidio, salvo i casi in cui nel morso e si innestano infezioni. "Che non devono essere sottovalutate".
Ad un mese di distanza Rosa (il nome è di fantasia), una ragazza di 22 anni di Pietrasanta, porta ancora i segni di quell’incontro. Che avrebbero potuto avere gravi conseguenze, per quanto rare, scongiurate grazie al consiglio di un’amica, volontaria di un’associazione della Versilia che le ha consigliato di rivolgersi con urgenza al reparto di malattie infettive di Livorno, e ai medici che l’hanno presa in cura sottoponendola ad una potente cura antibiotica per combattere l’infezione scatenata da quel morso. Morso che "Sul momento – prosegue la ragazza – non ho nemmeno avvertito. Ma col passare dei giorni il dolore è diventato insopportabile". Il ginocchio si è gonfiato, e Rosa ha deciso si rivolgersi al pronto soccorso del Versilia, "Dove mi hanno sottoposto ad un Rx e dove sono state visitata da un ortopedico che ha notato due ascessi proprio in concomitanza dei pinzi. Così mi è stato prescritto un antibiotico".
Nel frattempo il gonfiore è aumentato, intorno alle punture si sono formate delle crosticine nere e poi il pus. "Alla fine, subito dopo una seconda visita al “Versilia“, su suggerimento di un’amica sono andata al pronto soccorso di Livorno", dove la 22enne ha trascorso tutta la notte per essere visitata alle 6.30 del mattino seguente. "I medici, che a quel punto hanno hanno inciso e pulito le ferite, hanno diagnostico il morso del ragno violino, ho iniziato una terapia e fatto una seconda ecografia". Per capire quanto profondi fossero gli effetti di quel morso, che aveva scatenato la necrosi dei tessuti "che per fortuna non ha raggiunto i muscoli, i tendini o altro..."
A distanza di un mese, il ginocchio si è sgonfiato e la ferita si è ridotta. Ma a l’infezione è ancora in corso. "Per guarire ci vorrà tempo" e se Rosa ha accettato di raccontare la sua storia, e dell’incontro spiacevole con il ragno violino, "è per mettere in guardia sulle conseguenze che questo morso può avere".