PAOLO DI GRAZIA
Cronaca

Ragazzo morto investito, la donna alla guida dell’auto: “Sono mamma anche io, vorrei incontrare i suoi genitori”

Non si dà pace la conducente della Nissan che ha travolto Federico. Intanto proseguono gli accertamenti della Procura per ricostruire la dinamica

L’impatto sulla Nissan che ha travolto il giovane studente universitario

L’impatto sulla Nissan che ha travolto il giovane studente universitario

Viareggio, 4 febbraio 2025 – Da mamma di un figlio che ha più o meno la stessa età di Federico, la donna che era al volante della Nissan che ha travolto il giovane universitario, sa bene cosa stanno provando adesso i genitori e i familiari di quel ragazzo. Da quel maledetto venerdì pomeriggio della scorsa settimana non si dà pace per quello che è successo. Il suo pensiero è per quel giovane, la cui vita si è bruscamente interrotta sul cavalcavia Barsacchi dopo due giorni di agonia trascorsi in un letto d’ospedale a Cisanello. E il pensiero – veicolato dal suo legale di fiducia, l’avvocato Cristiano Baroni – è quello un domani di poter abbracciare i genitori e la sorella di Federico ben sapendo che nulla potrà mai ripagare la perdita di una così giovane vita.

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L'auto coinvolta nell'incidente di Viareggio e il punto in cui il giovane è precipitato (foto Aldo Umicini)

“In questo momento – ha detto l’avvocato Cristiano baroni – la mia assistita è fortemente provata e addolorata. La sua mente è rivolta a quel ragazzo e spera che in futuro, quando ci saranno le condizioni, potrà incontrare i suoi genitori. Rispetto alla morte del ragazzo, al momento, tutto il resto passa in secondo piano. Aspetteremo tutti gli accertamenti tecnici che saranno fatti dalla Procura per capire la dinamica dell’incidente”.

La donna alla guida della Nissan è indagata ovviamente per omicidio stradale. Gli esami del sangue hanno escluso categoricamente che si fosse messa alla guida in stato di ebbrezza o che avesse assunto droghe. Nulla di nulla. Solo gli accertamenti tecnici e le eventuali testimonianze (c’è chi ha riferito ai vigili urbani di aver visto il ragazzo camminare sul marciapiede) potranno aiutare a ricostruire come è potuto avvenire quell’impatto fatale che ha scaraventato il ventunenne giù dal cavalcavia Barsacchi.