Rapinò e ferì una 90enne. In carcere per le evasioni

La polizia ha verificato che in più occasioni non era nella casa di Torre del Lago. Il Gip ha disposto l’inasprimento della misura cautelare che è già stata eseguita.

Rapinò e ferì una 90enne. In carcere per le evasioni

Gli agenti del commissariato hanno portato in carcere l’autore di una cruenta rapina

Lo scorso 26 giugno insieme a una complice fu l’autore di una cruenta rapina in pieno giorno ai danni di un’anziana di 89 anni in via Vespucci in corrispondenza dell’ingresso di viale Capponi della pineta di ponente. Adesso per l’uomo, un 57enne originario della Spezia, residente a Camaiore, si sono aperte le porte del carcere. Non per quella rapina, ma perché protagonista di una serie di evasioni dai domiciliari, ai quali era stato ristretto. L’ordinanza di custodia cautelare in carcere gli è stata notificata ieri mattina dal personale della Squadra Anticrimine del Commissariato di Viareggio. Il GIP del Tribunale di Lucca infatti ha revocato la misura degli arresti domiciliari dopo le numerose violazioni certificate dalla Polizia, l’ultima delle quali il 27 settembre scorso quando venne arrestato dagli agenti della Squadra Volante del Commissariato di Viareggio che non lo avevano trovato nella casa di Torre del Lago che aveva eletto come suo domicilio per scontare la pena. Una violazione che secondo gli investigatori aveva messo in atto più volte.

Quel pomeriggio del 26 giugno il 57enne, insieme a una donna di 25 anni di Viareggio, sorprese alle spalle in via Vespucci un’anziana quasi novantenne per portarle via una collanina. La vittima fece resistenza e in tutta risposta venne scaraventata a terra rompendosi il femore. I due banditi fuggirono via con un pezzetto di collana che, senza perdere tempo, portarono da un Compro Oro. Fu la mossa sbagliata per loro, perché un mese e mezzo dopo quella rapina, a gli inizi di agosto, la coppia diabolica venne identificata e arrestata dalla polizia. Decisive ai fini dell’indagine sono state le testimonianze dei passanti e le immagini delle telecamere di videosorveglianza che pur non riprendendo la rapina, ritraggono i momenti immediatamente precedenti. Ma a incastrarli definitivamente fu il passaggio dal Compro Oro che registrò nome e cognome del rapinatore nel momento in cui venne fatta la vendita del pezzo di catenina. I due vennero arrestati, ma non andarono mai in carcere: il giudice dispose per entrambi i domiciliari. Che l’uomo non ha rispettato e per questo si è guadagnato un accesso alla Casa circondariale di Lucca dove ieri lo hanno accompagnato gli agenti della Squadra Anticrimine del commissariato.