MARIA NUDI
Cronaca

Il record delle 300 donazioni, padre e figlio insieme al Versilia: “È una gioia che si rinnova”

Riccardo Lubrano è vissuto in una famiglia che ha attenzione per chi è nella necessità. Da anni è iscritto all’Avis comunale: “Sono piccoli gesti che ci fanno stare bene”

Riccardo Lubrano, viareggino, donatore di sangue iscritto all’Avis comunale di Viareggio, che ha tagliato il traguardo delle 300 donazioni, insieme al figlio

Riccardo Lubrano, viareggino, donatore di sangue iscritto all’Avis comunale di Viareggio, che ha tagliato il traguardo delle 300 donazioni, insieme al figlio

Viareggio, 17 gennaio 2025 – Gli occhi chiari di Riccardo Lubrano, viareggino, donatore di sangue iscritto all’Avis comunale di Viareggio, che ha tagliato il traguardo delle 300 donazioni, hanno lo sguardo oltre l’infinito. Chi dona, chi compie piccoli grandi gesti che fanno la differenza, allarga gli orizzonti e va oltre la visione del proprio io per vivere pienamente quei valori civili, etici e morali che dovrebbero essere gli ingredienti di un sano vivere comune. Riccardo Lubrano, tecnico nel settore della prevenzione della Usl, è donatore di sangue nel Dna e quando racconta l’esperienza familiare, il fratello Fabrizio è in Croce Verde, lo fa con una naturalezza disarmante e senza sentirsi ‘speciale’. Sposato con Lorella, padre di Alessio, 21 anni, studente di ingegneria gestionale, anche lui donatore di sangue e non poteva essere altrimenti, Riccardo Lubrano è iscritto all’Avis comunale di Viareggio, sede in Croce Verde, da anni. Prima donazione il primo febbraio del 2001.

Come nasce questa scelta?

“Mio fratello Fabrizio, cinque anni più di me, donava il sangue. Vivevamo al Varignano dove in quegli anni c’era una succursale della Croce Verde che Fabrizio frequentava, e io, come accade spesso ai fratelli minori, andavo con lui. Quei locali sono stati una calamita per noi ragazzi, un punto di riferimento. Lì è nata la spinta per diventare donatore. Abito ancora al Varignano e sono orgoglioso di viverci. Quando ho iniziato a donare il sangue lavoravo nel privato e le donazioni erano, per motivi di organizzazione, meno frequenti, da quando lavoro all’Asl, grazie a una maggiore sensiblità dell’ambiente lavorativo, dono con maggiore frequenza”

Cosa significa e quale valore ha donare il sangue?

“La donazione è un atto concreto verso altri, ma è un atto che si fa anche per noi stessi, perché il sangue è necessario per tutti. E’ un piccolo gesto, ma anche una goccia alimenta il mare. Se mancano le sacche di sangue negli ospedali si rallentano e si possono bloccare le attività necessarie. Quando accade nascono lamentele, critiche alla sanità, ma la sanità siamo anche noi e donare il sangue significa anche questo”

Ha festeggiato 300 donazioni. Cosa prova?

“Gioia: l’Avis comunale di Viareggio è una grande famiglia come è una grande famiglia il centro trasfusionale dell’ospedale Versilia. Non mi aspettavo la festa e quando a fine trasfusione sono uscito e ho visto cosa avevano organizzato sono letteralmente caduto dalle nuvole. Ringrazio l’Avis per il riconoscimento, un oggetto simbolico, una goccia di sangue, che ha un grande significato”

Donare equivale anche a benessere fisico?

“Certo per donare dobbiamo essere in salute e in forma, significa volersi bene e essere solidali con il prossimo. Per me sono importanti la famiglia, il lavoro, la salute e le donazioni. Ho il calendario: la prossima sarà il 29 gennaio. Mi piace ricordare che nell’Avis comunale di Viareggio non sono il solo: un altro donatore raggiungerà 400 donazioni ad aprile”

Alessio, suo figlio, dona anche lui?

“Ha iniziato a 18 anni. Sono orgoglioso, abbiamo donato insieme”

Un appello ai giovani e a nuovi donatori?

“Mi impegno nella parrocchia della Resurrezione di Nostro Signore a Varignano, parroco don Luca. Cerco di parlare ai giovani, è difficile, alcuni li ho sensibilizzati dicendo il sangue è necessario potrebbe capitare anche a voi di averne bisogno. In parrocchia mi occupo di catechismo e sto con i giovani e con i bambini. Cerco di portare la mia esperienza. E sono orgoglioso di essere utile agli altri. Grazie all’Avis comunale di Viareggio, grazie al Centro Trasfusionale del Versilia: uno staff che ti abbraccia e che ti coccola”. E ciascuno di noi dovrebbe ringraziare i donatori, tutti.