Il Pd propone modifiche alla bozza del nuovo Regolamento per la quantificazione del materiale di cava estratto "che non può limitare il proprio orizzonte alla “quantificazione del materiale estratto”, ma deve dedicarsi anche a definire la tracciabilità della filiera produttiva locale connessa all’attività estrattiva".
"Chiediamo – sottolinea il Pd seravezzino – l’istituzione dell’obbligo per i titolari delle autorizzazioni all’attività estrattiva di comunicare all’ente, tramite dispositivo elettronico, l’uscita di ogni mezzo che trasporti al di fuori dalla cava il materiale estratto, sia di quello destinato alla produzione di blocchi, lastre e affini sia di quello dei derivati (inerti o scaglie). Inoltre è necessaria la definizione della procedura idonea a fornire garanzia effettiva che nel sistema produttivo locale sia svolta la lavorazione di almeno il 50 per cento del materiale da taglio estratto, da dimostrarsi mediante un sistema di tracciabilità del prodotto certificato da ente terzo indipendente". A tal proposito il Pd suggerisce di inserire nella bozza di testo anche la previsione che "ogni soggetto autorizzato dovrà dotarsi, entro 180 giorni dall’approvazione del regolamento, di idonea certificazione da parte di ente terzo indipendente, riconosciuto quale ente certificatore accreditato. Entro e non oltre i successivi 180 giorni dall’ottenimento della Certificazione andranno forniti al Comune di Seravezza i dati relativi alla lavorazione in filiera locale di almeno il 50% del materiale da taglio".