DANIELE MASSEGLIA
Cronaca

Residenti in guerra contro Anas "Tornare a casa è difficoltoso" Maxi petizione al prefetto

Montiscendi, già raccolte oltre 150 firme a causa della striscia continua tracciata sull’Aurelia. Il portavoce: "Costretti ad allungare il percorso di due chilometri. I documenti costano 500 euro".

Residenti in guerra contro Anas  "Tornare a casa è difficoltoso"  Maxi petizione al prefetto

Residenti in guerra contro Anas "Tornare a casa è difficoltoso" Maxi petizione al prefetto

di Daniele Masseglia

La loro protesta a suon di firme arriverà nei prossimi giorni direttamente sulla scrivania del prefetto di Lucca Francesco Esposito con una richiesta ben precisa: che Anas agevoli l’ingresso nelle loro proprietà, operazione diventata più complicata da quando lungo l’Aurelia è stata tracciata una lunga striscia continua che costringe i cittadini di Montiscendi ad allungare il percorso. A far sentire la propria voce saranno numerosi residenti, al momento oltre 150 anche se la petizione finalizzata all’esposto deve essere completata. Probabile quindi che saranno circa 200 gli abitanti, tutti residenti a mare dell’Aurelia, che invocheranno l’intervento del prefetto per porre rimedio a un disagio nato circa 5 mesi fa. Anche perché per ottenere l’accesso a tre passi carrabili si sono visti chiedere da Anas una fila chilometrica di documenti che richiederebbe una spesa pro capite di ben 500 euro. Complicazioni aggiuntive di cui farebbero volentieri a meno.

"La striscia continua – spiega Ireno Francesconi, portavoce dei residenti – interessa tutto il tratto compreso tra Querceta e la statale lato Massa. Ci sono persone che, quando provengono da sud, per entrare in casa sono costrette a proseguire fino alla rotatoria dopo la Torre Beltrame, quindi in territorio di Montignoso, in un altro comune e in un’altra provincia, per poi tornare verso nord a svoltare a destra nelle proprie abitazioni. Significa allungare il percorso di almeno due chilometri, quando basterebbe invece un semplice permesso. Ad oggi abbiamo raccolto più di 150 firme: quando la petizione sarà ultimata andremo a Lucca e la porteremo di persona al prefetto una volta che riusciremo a fissare un appuntamento. Avevamo segnalato il problema anche alla polizia municipale ma ci hanno detto di contattare Anas: pensavamo che il Comune avesse voce in capitolo". Oltre ad esporre il disagio per questa situazione, i cittadini faranno presente anche la copiosa mole di documenti chiesti da Anas: dalla copia del documento di identità alla planimetria dell’accesso privato richiesto dal cittadino, fino al profilo longitudinale della strada in questione, la sezione trasversale dell’accesso, il certificato di destinazione d’uso della superficie del terreno interessata e molto altro. "Si tratta di una serie di documenti cervellotici – conclude Francesconi – per poter avere i permessi. Alcuni professionisti, da noi contattati, hanno stimato un costo di 500 euro a persona. Che qualcuno, con il nostro esposto in mano, si prenda la responsabilità di pretendere da Anas di istituire i permessi come avveniva prima o, in alternativa, predisporre una domanda unica e non 150".