Il fulmine a ciel sereno era piombato un mese fa lasciando attoniti e smarriti gli amanti della vita notturna versiliese. Era solo l’alba di una vicenda arrivata ora al capolinea: il comune di Pietrasanta pochi giorni fa ha revocato la licenza ai gestori della mitica Bussola di Focette.
Non solo la discoteca, resa celebre da Sergio Bernardini e diventata un simbolo della Versilia e dell’Italia degli anni “ruggenti“. Lo stop è stato imposto anche al retrostante stabilmento balneare, gestito anche questo dalla “Angeli entertainment“, subentrata nel marzo 2019. Il procedimento era stato avviato a febbraio in quanto la “Angeli“ non era in regola con il versamento dei tributi, in particolare la tassa sui rifiuti (solo questa pari a 120mila euro). Gestori che sempre a febbraio avevano chiesto una proroga di 15 giorni per poter presentare eventuali memorie e osservazioni, ricevendo però il diniego del Comune.
Cala così il sipario su un mito vivente di Marina di Pietrasanta e della Versilia, e tra l’altro non sarà nemmeno l’unico. Con analogo provvedimento il Comune ha revocato la licenza anche ai gestori del limitrofo JustMe, che aveva preso il posto dell’Ostras beach, altro pezzo di storia di una movida che sta perdendo pezzi.
Daniele Masseglia