Forte dei Marmi (Lucca), 11 febbraio 2022 - Puntuale come un orologio svizzero, il locale cult della Versilia non delude le aspettative e riparte a spron battuto nel primo giorno utile previsto dal decreto del Governo. Sì, la Capannina di Forte dei Marmi sabato sera riapre la discoteca. Programma soft, con musica per tutte le età e il mattatore Stefano Busà. Ma è un segnale forte, la voglia di risollevarsi. "Ripartiamo con fiducia, come si deve fare nei momenti più bui - racconta il patron Gherardo Guidi, mai domo e sempre col sorriso -. Non credevo di ritrovarmi nella situazione che abbiamo passato e stiamo attraversando anche adesso. Però riapriamo, certo con capienza al 50 per cento, però è un dovere farlo. Cerco sempre di inculcare nel cervello dei miei dipendenti che devono sorridere e far star bene la gente, tutti ingredienti che fanno centro. Del resto bisogna accontentarsi, meglio così che chiusi".
Con un occhio rivolto già alle prossime settimane. "Sì, perchè credo che già a Pasqua ci sia una fiammata di luce - aggiunge Guidi - e caleremo i nostri assi, come ad esempio l’evergreen Jerry Calà che non delude mai. Poi, se capiterà qualche altro artista interessante come al solito non mi tirerò indietro. Infine, spero vivamente in una grande e spensierata estate, per la Capannina e per tutti". Un’estate che dovrebbe segnare anche l’uscita del quarto libro del patron, ancora top secret: ma probabilmente dedicato alle donne che hanno fatto grande il locale. La Capannina nacque nel 1929 dall’idea di Achille Franceschi di ripulire un vecchio capanno sulla spiaggia e dotarlo di un banco bar per servire bevande e pasticcini, un grammofono a manovella per allietare i clienti e tavolini sui quali giocare a carte. Il locale riscosse un immediato successo e riuscì ad attirare clientela da tutta la penisola, contribuendo in modo determinante all’esplosione di Forte dei Marmi come meta turistica d’élite. Durante gli anni Trenta era di moda sedersi ad un tavolo de La Capannina al tramonto e sorseggiare un Negroni. Tra gli astanti si potevano scorgere nobili quali Della Gherardesca, Rucellai, Rospigliosi e Sforza; poeti ed intellettuali del calibro di Repaci, Ungaretti, Montale, Levi e Pea.
A seguito di un incendio tristemente noto, il locale venne ricostruito nel 1939 e da allora la struttura non ha più subito significative modifiche. Negli anni del boom economico La Capannina ha rappresentato il ritrovo di grandi industriali, politici internazionali, divi del cinema e teste coronate. Nel 1977 Gherardo Guidi e la moglie Carla ne acquisiscono la proprietà, consolidandone l’immagine fino ad oggi. In quegli anni molti artisti hanno legato il proprio nome a quello del mitico locale, trovandovi la consacrazione alla propria carriera: Gino Paoli con Sapore di Sale, Edoardo Vianello con Pinne fucile e occhiali e Bruno Lauzi con la sua Ritornerai hanno dipinto l’immaginario di un’epoca insieme a Ray Charles, Grace Jones, Gloria Gaynor, Billy Preston, Ornella Vanoni, Patty Pravo e così via. Oggi è possibile trovarvi soubrette come Valeria Marini, Belen Rodriguez, Alba Parietti, Ilary Blasi, Elena Santarelli, Claudia Gerini e Barbara D’Urso, insieme a cabarettisti come Teo Teocoli e Giorgio Panariello. La formula vincente del locale oggi lega indissolubilmente Disco music e Live show: senza dimenticare le cene spettacolo, che la scorsa estate hanno avuto grande successo.