Il nuovo credito di imposta è contenuto nel decreto omnibus 104 del 2023. Questi benefici sono specificatamente dedicati all’incremento della produzione dei chip. La spinta arriva dalla Unione Europea, spetta alle imprese ed è commisurato ai costi ammissibili. La spinta per introdurre l’agevolazione arriva dall’UE (il CHIPS ACT europeo) che definisce la strategia per rafforzare la produzione locale dei semiconduttori e ridurre la dipendenza dai fornitori asiatici che hanno quasi il monopolio di questo mercato. Le istruzioni e le regole di dettaglio saranno definite con decreto attuativo del ministero delle imprese e del made in Italy. Due sono le considerazioni di fondo da cui parte la commissione europea. I semiconduttori assumono una crescente importanza nella produzione dei prodotti digitali e digitalizzati (phone, auto, energia ecc.) nonché nello sviluppo delle principali tecnologie digitali del futuro quali l’intelligenza artificiale. L’unione europea detiene una quota di mercato ridotta che potrebbe ulteriormente scendere prossimamente a svantaggio dei paesi della UE. Da queste fondamentali argomentazioni discende il sollecito di investimenti specifici per rafforzare le aziende italiane di questo settore strategico. Si tratta di provvedimenti molto importanti e di significativo impatto considerata l’importanza dello sviluppo dei semiconduttori che sono decisivi oggi per lo sviluppo economico complessivo e lo saranno sicuramente ancora di più in futuro.
CronacaRicerca e sviluppo dei microchip Dalla Ue nuovo credito d’imposta