BEPPE NELLI
Cronaca

«Hanno confuso i voti e le schede del primo turno e del ballottaggio»

La presidente Gallo contesta la verifica e chiede di essere ascoltata

Massimiliano Baldini durante il primo controllo dei verbali

Viareggio, 16 febbraio 2016 - NESSUNA nuova, buona nuova. Invece dal riconteggio dei voti ne arriva una al giorno e, come dice il proverbio, non è buona. Ieri al consueto appuntamento in Prefettura il sindaco Giorgio Del Ghingaro ha contestato il reperimento delle buste sigillate con le schede da controllare, ha eccepito che durante la verifica del seggio 28 siano stati confrontati voti del primo turno con le schede della busta del ballottaggio, e ha chiesto la sospensione delle operazioni in attesa di un nuovo ricontrollo da parte della Prefettura. Il sindaco era accompagnato dal vicesindaco Laura Servetti e dall’avvocato comunale Maria Lidia Iascone. Ma c’è di più.

LO «SCANDALO» delle schede mancati anche al seggio 28, vedi sotto, s’è molto ridimensionato. Ma bisognerà attendere conferma che, nel controllo dei verbali e nel riconteggio dei voti, siano state messe a confronto le schede votate al primo turno con quelle reperite dalle buste del ballottaggio. In tal caso i conti non avrebbero potuto tornare perché al secondo turno hanno partecipato meno elettori. E’ del resto quel che ha esposto ieri con lettera al viceprefetto incaricato, la dottoressa Sabatina Antonelli, la presidente del seggio 28, Maria Carmine Gallo. E sulla scorta di quella dichiarazione scritta Del Ghingaro ha chiesto che la commissione prefettizia ascolti tutti i presidenti dei seggi sotto esame sulla base della sentenza del Tar. Entrambe le richieste sono state bocciate. Ma i verbali nelle buste delle regionali c’erano. Situazione ingarbugliata: per questo, nella prima notizia sulla sezione 2, «La Nazione» aveva ammonito a «prendere i numeri ufficiosi con le molle».

TANTO per cominciare Maria Gallo rigetta l’accusa di «aver alterato» l’esito del voto nella sua sezione: ma questo non ci riguarda, «La Nazione» non l’ha scritto. E aggiunge: «Le liste elettorali esaminate da codesta Prefettura sono probabilmente quelle riferite al turno di ballottaggio e non quelle riferite al numero dei votanti del primo turno». In tal senso, per Gallo, i votanti del primo turno sono 279 femmine e 296 maschi, totale 575. Al ballottaggio votarono invece al seggio 28 151 maschi e 138 femmine per un totale di 289 persone. La presidente ricorda poi le norme per cui a fine turno di votazione le liste elettorali con l’annotazione della tessera elettorale dei votanti vanno in apposite buste con sigle specifiche e diverse tra primo e secondo turno: 3R, 3bisR, senza contare la consegna di altre buste tramite staffetta dei vigili urbani, con le sigle 3C e 4R. Sono le meraviglie della burocrazia bizantina, ma questo lo diciamo noi.

ANCHE per i verbali di sezione, avverte la presidente Gallo, esistono due copie che vanno nelle buste 5C e 7C: il compianto Mike Bongiorno era più semplice, con le buste del Rischiatutto. Pertanto, Maria Carmine Gallo afferma che «da quanto sopra precisato deriva la corrispondenza tra il dato numerico riportato a pagina 27 del verbale, e il numero dei votanti risultante dalle liste elettorali». E per questo chiede di essere ascoltata dalla Prefettura per rendere eventuali ulteriori dichiarazioni. Conviene evitare di sostituirsi al Tar nello sputare la sentenza dell’annullamento delle elezioni: anche se buona parte dei politicanti viareggini, e i loro tirapiedi, proprio non ce la fa a aspettare e cerca di monetizzare immediatamente le sentenze parziali dello stesso Tar, e perfino le voci giornaliere sul riconteggio.