
Riparte il Maltese Falcon Maxi restauro alla Lusben
Ha ripreso il mare il Maltese Falcon, una vera ammiraglia di 88 metri tra gli scafi varati negli anni da Perini, al termine del restauro eseguito dalla Lusben del gruppo Azimut Benetti. Il valore della commessa dovrebbe attestarsi sui 10 milioni di euro. I lavori sono durati sette mesi coinvolgendo 80 persone. Sono state rinnovate le attrezzature più importanti: generatori, motori principali, eliche e sistema di movimentazione dei tre alberi. Per la sostenibilità, sostituiti i generatori, le marmitte motori, revisionati gli assi, le pale e i mozzi. Negli spazi interni, rinnovate le cabine, i bagni, la cucina, e le illuminazioni che ora sono a led. Migliorati quindi l’estetica e il comfort complessivo, mentre risulta perfetta la pitturazione dello scafo nel distintivo “Blu Perini”, nato nel 1983. Un quarantennale che segna un momento molto importante per la grande nautica da diporto rappresentata dal Maltese Falcon. Il veliero, con il suo nuovo proprietario italiano che si dice sia una società di navigazione controllata da una fondazione, è ora pronto per offrire crociere esclusive nel Mediterraneo con prezzi che potrebbero partire da mezzo milione di euro alla settimana settimana.
La Lusben, che nacque a Viareggio nel 1956 come Lusben Craft per volere degli imprenditori Luschi e Benelli (quelli della Super Iride) ha fatto la storia del refit nautico, oggi con i tre siti produttivi di Viareggio, Varazze e Livorno. L’azienda ha annunciato un piano d’investimenti di 19 milioni di euro in tre anni, dei quali 12 solo a Livorno per le banchine, la ristrutturazione e ampliamento delle aree produttive e la realizzazione di una lounge per gli equipaggi.
Gianni Palladino, direttore commerciale, ha annunciato circa 45 milioni di fatturato, con una crescita nell’ordine del 10% all’anno nel prossimo triennio, legata a fattori di natura infrastrutturale, organizzativa e alla crescita del mercato attesa soprattutto nei prossimi anni. Di sicuro i cantieri italiani specializzati avranno molto lavoro in questo campo, per il semplice fatto che gli yacht stanno aumentando con numeri impensabili fino a pochi anni fa. E gli scali viareggini e toscani sono i più richiesti sul mercato delle riparazioni e degli ammodernamenti di bordo.
Walter Strata