Con la presentazione ufficiale del Programma di valorizzazione, parte il percorso che darà nuova vita all’ex Palazzo Littorio di Camaiore, nel centro storico.
Un’operazione attesa da anni, che si propone di portare a termine, come spiegato dal sindaco Marcello Pierucci, "uno di quegli interventi che la città aspetta da praticamente mezzo secolo. Si tratta di quattro opere fondamentali: l’Arlecchino, il Palazzo Littorio, la strada alternativa per Camaiore, il Mulino di Candalla". Tutte opere su cui il Comune è impegnato. "È il segno di un’amministrazione che lavora e che sta dando risposte vere e reali a ciò di cui il territorio necessita e che attende da decenni – continua il sindaco –; portare a termine il recupero funzionale dell’ex Palazzo Littorio, così come tutte le opere sopracitate, è un fatto storico ed epocale, che segna il tracciato di una città che cresce e si sviluppa nel solco di una visione chiara e nitida di ciò che Camaiore dovrà essere".
Da ormai tanti anni, complice l’abbandono e il non utilizzo, il Palazzo (composto da piano interrato, piano terra, primo piano e piano sottotetto) versa in condizioni di importante degrado e semi-inaccessibilità: l’ultimo intervento fatto sull’edificio risale al 2014, quando, a seguito di un crollo di parte della copertura, l’Agenzia del Demanio, proprietaria dell’immobile, ha proceduto ai lavori di messa in sicurezza della copertura che hanno comportato un corposo intervento di ricostruzione del tetto in legno. L’amministrazione, da ormai più di due anni, ha lavorato per giungere ad un accordo di federalismo demaniale, che prevede il passaggio del bene a patrimonio comunale
Ma cosa sarà il Palazzo Littorio del futuro? Un grande polo culturale ed espositivo. Il programma di valorizzazione contiene al suo interno anche, oltre alò programma economico di gestione e mantenimento in funzione negli anni a venire, un computo economico dell’investimento previsto, così come richiesto dall’Agenzia del Demanio per assicurarsi della fattibilità progettuale prima di cedere il bene gratuitamente. L’importo complessivo (tra progettazione esecutiva e cantiere) si attesta sui 5,8 milioni di euro, che verranno suddivisi in cinque annate, dal 2025 al 2029. Una modalità di investimento che consente al Comune di coprire autonomamente il costo dell’intervento, così come richiesto per il federalismo demaniale: da ora, però, si apre tutta una fase dedicata alla ricerca di fonti di finanziamento pubbliche esterne, in grado di concorrere alla realizzazione dell’opera e di abbattere perciò i costi a carico esclusivo dell’Ente comunale.
RedViar